martedì 8 dicembre 2009

Lavorare piace di Alain de Botton


Ci ho provato a leggere questo libro.
Ho letto diligentemente (benché sbadigliando più spesso di quanto avrei voluto) le prime 190 pagine, poi ho cominciato a saltarne qualcuna, a tralasciare interi capitoli, a leggere periodi a caso, finché oggi pomeriggio ho smesso di fare l'ipocrita e mi sono data per vinta.
Questo libro non è scritto (tradotto) male e l'argomento in sé mi interessa molto.
A prenderlo in prestito alla biblioteca del quartiere mi aveva spinta una frase, proprio all'inizio, che spiega che cosa sia questo libro: un'ode all'intelligenza, alla peculiarità, alla bellezza e all'orrore del lavoro moderno e, non da ultimo, alla sua straordinaria pretesa di fornirci, insieme all'amore, la fonte principale del senso della vita umana.

Non chiedevo niente di meglio che leggere qualcosa che parlasse proprio di tutto questo.
Peccato che de Botton, autore che sa essere tanto brillante quanto pesantissimo e pedante, in questo ultimo suo libro mi sembra abbia dato voce solo a questo secondo aspetto della sua natura di scrittore.

Non sono riuscita nemmeno per un secondo a trovare interessanti le storie che racconta e che secondo lui dovrebbero rappresentare un ritratto variegato e realistico del moderno mondo del lavoro. Non solo, ho avuto l'impressione che lui per primo, l'autore intendo, sia del tutto indifferente alle storie che narra. La partecipazione alla vita dei personaggi incontrati è praticamente inesistente e anche l'occasionale ironia che risvegliano alcuni tratti decisamente bizzarri di questi uomini e queste donne incrociati via via è stiracchiata e artificiosa.

Secondo me de Botton nello scrivere questo libro si è annoiato tanto quanto io mi sono annoiata leggendolo.
Davvero soporifero.
Come sempre, peccato.



Alain de Botton, Lavorare piace, Guanda 2009, traduzione di Luisa Nera.

3 commenti:

  1. Cara Duck, ti dirò, anch'io mi sarei data interamente a questo libro leggendo le prime righe. Forse l'avrei addirittura comprato.
    Che peccato che invece sia deludente, come dici tu l'argomento è molto, molto interessante e francamente seguire qualcuno che mi avrebbe aiutato a rifletterci su sarebbe stato indubbiamente motivo di arricchimento.
    Grazie della segnalazione, buona giornata,

    wenny

    p.s.: vado a preparare la torta al ciocco e marmellata di Nigellona :))) sai, c'è il compleanno della metà da festeggiare oggi e quello mi pare un dolce adattissimo!

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  2. meno male che l'hai preso in prestito !
    leggi nothomb adesso ? sono curiosa di sapere che cosa pensi di questo libro
    ultimamente ho trovato i suoi libri molto repetitivi ...

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  3. Scusate ancora per aver trovato i vostri commenti solo adesso!
    Mi cospargo il capino di cenere!

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