Qualche post fa sacramentavo contro il Natale, o meglio, contro la sua mercificazione, e me la prendevo con quella specie di orgia consumistica che è stato fatto diventare.
In questi giorni - e penso che nessuno che mi conosca un poco possa stupirsi di sentirmelo dire - ho evitato il più possibile di uscire.
Vivo vicino ad una via che in città è abbastanza nota perché piena di negozi e che nei momenti tragici dell'anno (durante i saldi e a Natale, appunto) diventa un vero e proprio girone dantesco, affollata fino all'inverosimile di macchine e pedoni mediamente isterici: impossibile anche solo pensare di camminare sui marciapiedi.
Ma stamattina non ho potuto esimermi e ho affrontato il supermercato del quartiere psicologicamente bardata come se, metaforicamente parlando, partissi per una spedizione polare.
Devo ammettere, però, che alla fine la missione è stata meno penosa di quanto mi aspettassi (e devo ricordarmene più spesso, di essere meno catastrofista in queste cose); sì, è vero, il supermercato era pieno di gente che come me si aggirava per lo più in stato confusionale tra gli scaffali, ma c'era una bella atmosfera e si capiva bene che eravamo tutti lì con in mano liste più o meno chilometriche di ingredienti per cenette festive pre-natalizie e a me questa cosa ha messo allegria.
Mi ha messo allegria il pensiero che quest'anno così difficile (insieme a quelli che verranno e che tutto fa pensare saranno altrettanto difficili, se non di più) possa indurci a riscoprire davvero il significato della parola condivisione; mi piace pensare che invece che tanti regali inutili e comprati tanto per comprare qualcosa quest'anno le persone si scambino qualcos'altro, per esempio una bella serata di autentica, gioiosa, partecipata compagnia, durante la quale mangiare insieme cibi sani, buoni, preparati con cura, con attenzione, con coscienza.
Io ho pensato che per una di queste cene preparerò sicuramente questa ricetta, che ho trovato in un bel libro delle edizioni Terra Nuova, Mangia sano e spendi poco, di Michela Trevisan, e che ha il grande merito di avermi fatto in parte riappacificare con il riso integrale, che normalmente faccio grande fatica a trovare appetibile.
Mentre la pasta la mangio integrale da anni, il riso mi è sempre sembrato un cibo punitivo da flagellanti, sicuramente perché non sono capace di cucinarlo.
Ma così com'è in questa insalata tiepida mi piace.
Forse sapete quanto mi piaccia cambiare idea sulle cose (su alcune cose); mi sembra sia un privilegio legato alla maturità che avanza, quello di decidere di permettersi di cambiare idea, e sicuramente è per me un segno di apertura e di curiosità.
E dunque sempre un buon segno.
****
Insalata di riso, zucca, mele e noci
(per due persone)
5 pugni di riso integrale (circa 130-140 gr, o un po' meno di una cosiddetta cup)
una quantità doppia di acqua (cioè un po' meno di 2 cups)
una piccola zucca butternut (più o meno 300 gr di polpa pulita)
2 mele piccole
6 noci
aceto di vino (io ne ho usato uno che compro col gas da un piccolo produttore modenese, un aceto di vino tagliato con del mosto d'uva concentrato; una roba che trovo buonissima e dalla quale sono ormai dipendente)
olio
sale e pepe
Preparate prima il riso, se non ne avete di già pronto (la ricetta nasce infatti proprio per utilizzare del riso già cotto e avanzato).
Ora, c'è chi prima di cuocerlo lo lava e chi non lo fa.
Alcuni dicono che lavandolo si perdono delle sostanze preziose, altri che invece è necessario per eliminare eventuali impurità. Per onestà devo confessare che io non lo lavo solo perché sono una sciatta pigrona e non per un motivo preciso.
In pentola a pressione impiega circa 25' dal fischio.
Quando è pronto mettetelo da parte.
Intanto pulite e tagliate a piccoli dadi la polpa della zucca. Passatela in padella a fuoco vivace con un cucchiaio d'olio e del sale; dopo qualche minuto aggiungete anche la mela, sempre tagliata a dadini.
Non c'è bisogno di cotture prolungate: meno di 10' e dovreste aver fatto.
Nel frattempo tostate le noci a secco in un padellino.
A questo punto siete pronti: trasferite il riso ancora tiepido nel piatto, copritelo con la dadolata di zucca e mela, l'aceto (regolatevi voi), un altro po' di olio a crudo, eventualmente altro sale, sicuramente un po' di pepe, e infine le noci.
Enjoy!