mercoledì 1 luglio 2009

Nel giardino del diavolo di Stewart Lee Allen


Un altro di quei libri che è partito con tutti i numeri perché io lo leggessi divorandomelo nella prima metà e poi centellinandomelo nella seconda, per procrastinare il più possibile il momento in cui sarei arrivata alla sua ultima pagina.
Invece, niente. L'ho letto svogliatamente, solo di rado godendomi le spigolature raccontate dall'autore.
Non so bene a cosa attribuire il mio scarso entusiasmo. Forse al fatto che alla fine il libro risulta essere un affastellarsi, spesso poco coeso, di notiziole, aneddoti, curiosità che si ammassano l'una sull'altra, lasciando di sé debolissime tracce nella memoria (quanto meno nella mia, che non è delle migliori, va detto per onestà).
Di circa 294 pagine di libro, al momento, quel che mi è rimasto impresso è stata l'immagine di Verlaine che, nei fumi dell'assenzio, dà fuoco ai capelli della moglie.
Un po' poco...

Stewart Lee Allen, Nel giardino del diavolo. Storia lussuriosa dei cibi proibiti, Feltrinelli, Milano2007. Traduzione di Maurizio Migliaccio

1 commento:

  1. Mi dispiace che non ti sia piaciuto!
    Speriamo almeno che la signora avesse stipulato una polizza furto e incendio.

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