venerdì 11 marzo 2011

Della mancanza di tempo e memoria, di un anniversario e di una quiche di porri

"Non ho tempo, non ho tempo" sembra essere diventato, ultimamente, il mio mantra, ripetuto a ritmo martellante soprattutto in silenzio nella mia testona vuota e bacata e ogni tanto anche a voce alta, a beneficio - si fa per dire - dei poveri disgraziati che hanno la sventura di capitarmi a tiro.
E dunque oggi sarò breve (grida di giubilo dal pubblico).

Ecco qui una quiche classica, provata poco tempo fa e subito entrata a far parte del gruppo delle ricette "di famiglia": la mia famiglia, intendo, quella che compongo con la Spia - e le gatte, volendo esser precisi.

Una famiglia che proprio ieri ha compiuto 11 anni.
Possibile?
Pare di sì.

Ieri pomeriggio la Spia, offrendomi una tazza di tè verde appena fatto mi ha chiesto scusa.

"Di cosa?" ho chiesto io perplessa.
"Di essermi dimenticato" ha risposto lui.
"Di cosa?" ho richiesto io, ancora più perplessa.
"Ah, andiamo bene, te ne sei dimenticata anche tu", ha concluso lui, indeciso se essere sollevato o offeso.
Per fortuna, alla fine, ha scelto la prima possibilità e con pazienza, ridendo un po', mi ha spiegato che 11 anni fa, il 10 marzo, io e lui etc. etc.

È sicuramente bello ricordare e festeggiare le cosiddette liete ricorrenze.
Ma ancora più bello, forse, è dimenticarsene (entrambi però, se no è un disastro). 
Perché di occasioni belle per festeggiare se ne crea una - o anche più di una - ogni giorno; oppure perché si è entrambi due smemorati di Collegno e di questa condivisa condizione si ride insieme, con complicità (e un filo di preoccupazione: se siamo già così adesso e facciamo poco più di 80 anni in due che succederà tra un po'? Meglio non pensarci).

E ora, prima di cadere tutti dritti in un grande bidone di melassa o di dimenticare quello che volevamo dire, ecco la ricetta.

****

Quiche di porri da Twelve di Tessa Kiros (con qualche modifica)

per la pasta brisée:

200 gr di farina 0
100 gr di burro
1/2 cucchiaino di sale fino
acqua ghiacciata

per il ripieno: 

3-4 porri
2 cucchiai di olio d'oliva
250 ml di vino bianco
3 uova
60 gr di parmigiano reggiano, grattugiato
noce moscata
120 ml di panna liquida

Io la pasta brisée la preparo nel robot.

E questa è la procedura (di ispirazione Nigellonica): pesate il burro e la farina in una ciotola ed infilate quest'ultima nel freezer per una decina di minuti.

Passati i quali svuotatela nella coppa del robot da cucina, aggiungete il sale e avviate il motore con la funzione pulse: burro e farina devono sbriciolarsi.

A quel punto aggiungete l'acqua ghiacciata (ne tengo sempre una bottiglietta in frigorifero), cucchiaino dopo cucchiaino: fermatevi non appena vedete che la pasta comincia ad ammassarsi.
A volte prima dell'acqua aggiungo un tuorlo d'uovo; non sempre. La pasta mi sembra venir bene anche senza.

Non appena la pasta comincia a formare la cosiddetta "palla", dunque,  tiratela fuori dal robot, lavoratela molto sommariamente giusto per ammassarla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per almeno una mezz'oretta.

Stendetela poi tra il foglio di pellicola con la quale l'avete avvolta e un foglio di carta da forno che servirà per la cottura in bianco; adagiatela sulla tortiera, infilzatela un po' qui e un po' là con una forchetta e rimettetela in frigo per un'altra mezz'oretta, il tempo di scaldare il forno a 180°.

Indi copritela con il foglio di carta da forno, versateci sopra i fagioli secchi o quel che è e cuocetela in bianco per circa 20'-25', poi togliete la carta e i fagioli e lasciatela in forno per altri 5'-10'.

Nel frattempo lavate i porri e lavateli benissimo, perché poche altre verdure al mondo possono essere più terrose dei porri (forse solo gli spinaci): eliminate il fondo e la parte verde e tagliateli a rondelle sottili: mettete queste rondelle dentro una capace terrina piena di acqua e smuovetele graziosamente per liberarle di ogni traccia di terriccio. A volte servono due bagni. Poi scolateli in uno scolapasta.

In una padella fate scaldare l'olio, aggiungete i porri, salate, pepate e cuocete a fuoco dolce fino a quando i suddetti porri non siano appena appassiti.

Versate il vino bianco e continuate a cuocere fino alla sua quasi totale evaporazione.

A quel punto aggiungete 250 ml di acqua e proseguite la cottura di altri 10', più o meno: i porri saranno morbidi e ci sarà pochissimo liquido nella padella. 

Toglieteli dal fuoco.

In una ciotola sbattete appena le uova, aggiungete il formaggio, la panna, la noce moscata e infine i porri; amalgamate bene ed evitate di fare una frittata.

Versate il ripieno nel guscio di pasta brisée, distribuendolo bene e cercando di non farlo tracimare (io non ci riesco mai, accidenti, ma nessuno se n'è mai lamentato).

Cuocete per circa 20'-30': la superficie dovrà essere dorata e appena rassodata.

La torta è ottima non caldissima, ma ancora tiepida.

Enjoy!



 

16 commenti:

  1. Carissima, lo sai vero che io adoro le tue ricette? Questa torta salata devo assolutamente provarla, mi segno subito la ricetta.

    un caro saluto

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  2. L'espressione "ispirazione Nigellonica" mi ha fatto morire! Mi piacciono le quiche e mi piace assai il porro, dolce e profumato, quindi, che dire, tocca mettersi a lavoro !
    P.S. gli anniversari sono quasi fatti apposta per essere dimenticati e creare dolcissime schermaglie. Quelli che invece rimangono delusi dall'altrui dimenticanza e se la prendono a male facendone una questione di vero amore et similia, be' li trovo davvero un po' piccini !

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  3. Vado a prendere i porri...
    Ops, dimenticavo! ( :-))))))) )Tantissimi auguri!

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  4. tu e la spia siete una coppia stupenda!

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  5. uh, anche io cara la mia papera "nonhotempo, nonhotempo, nonhotempo..." ma com'è questa storia? dov'è finito questo tempo così ricercato? eppure... mah. dovrei riflettere su questa cronica mancanza di tempo.
    la quiche farolla che mi ispira assai (o meglio ancora farolla fare da qualcun altro, ovviamente con la tua ricetta).
    però mentre la mangerò, questa volta io di persona personalmente, penserò a te e alla spia, inviandovi tutti i miei più cari pensieri sugli anniversari. a presto, e auguriauguri!

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  6. Per prima cosa, buon anniversario, cara Duck! Meno male che non sono l'unica a dimenticare le date :)
    Per la ricetta, mi complimento con te. Ma non credo che troverò mai tanta capacità e pazienza.
    Quanto sei brava!!!
    Un abbraccio,
    Lara

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  7. @ Iulia: se la provi fammi sapere.

    @ Marilì: per fortuna sia io sia la Spia non misuriamo i sentimenti sul metro di quanto ci ricordiamo di anniversari et similia (tra l'altro, tanto per complicarci la vita, di anniversari in effetti ne abbiamo due, e tutti e due in marzo... ma questa è un'altra storia), altrimenti staremmo freschi.

    @ giacy.nta: grazie cara!

    @ lise charmel: trovi? Diciamo che siamo simpatici, dai!

    @ Tiziana: il tempo così ricercato e latitante deve essere andato a finire tutto in una dimensione parallela dove le giornate durano 32 ore e tutti fanno quello che devono fare con calma, senza correre sempre come dei centometristi nel delirio e ritrovandosi, ogni tanto, anche beatamente con le mani in mano. Questa una delle mie teorie. Grazie degli auguri!

    @ Lara: grazie anche a te! Come vedi sei in nutrita compagnia. La ricetta, ti assicuro, non richiede particolare capacità; è la mia paura di non esser chiara nello scriverla che l'ha forse fatta apparire più complessa di quanto sia in realtà.
    Un abbraccio anche a te

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  8. E' bellissima questa intesa fra te e la Spia... niente recriminazioni, solo una bella risata! Mi ci ritrovo molto, in questo clima famigliare, proprio molto... Un abbraccio! (e che meraviglia di quiche, mmm...)

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  9. Anniversario?
    Potevo non farti gli auguri?Eccomi ,un abbraccio anche da qui (oggi piove)con un bicchiere di tè alla menta

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  10. @ Cristina: non vorrei dare un'immagine troppo patinata, non è che siamo sempre così ilari e bendisposti, sia chiaro! Però ci proviamo...
    Un abbraccio anche a te

    @ Grazia: bellissimo il brindisi con il tè alla menta. Sono lì con te!

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  11. Poffare poffarissimo! È tardi! È tardi! È tardi! Non aspettano che me! In ritardo sono già! Non mi posso trattener!
    La modernità ha installato un Bianconiglio di serie in ognuno di noi, sempre in ansia per il tempo che sembra passare troppo velocemente a fronte delle troppe incombenze quotidiane.
    Il segreto è lasciare un po' di spazio, accanto a lui, anche alla preziosa saggezza dello Stregatto, che di fronte alla domanda di Alice (che strada devo prendere?) risponde calmo "Tutto dipende da dove vuoi andare!"
    Da 11 anni, ormai (e se li conti sono tanti!), la Papera ed io stiamo seguendo un cammino comune. Nessuno sa - loro, prima di tutti - dove diavolo stiano andando, né perché. Però capita che si ritrovino a scherzare sul giorno del loro anniversario, che inizia con lui che la sveglia alle sei del mattino gridando "vaffanculo" nel sonno, prosegue con la dimenticanza della data fatidica e si chiude con lei che presta a lui il suo prezioso computer - una sorta di "privilegio reale" concesso solo in occasione di qualche giubileo - per permettergli di seguire l'Europa League in streaming.
    Si dice che l'importante non è raggiungere la meta, soprattutto quando questa manca del tutto, quanto mettersi in cammino, e soprattutto godersi il viaggio. E credo proprio di poter dire che loro due lo stiano facendo. Non è sempre una passeggiata, ma se tornassero indietro sarebebro pronti a rifare tutto daccapo. Capito con che razza di matti avete a che fare?

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  12. siamo messe bene, allora! comunque consolati, io non solo mi dimentico sempre il nostro anniversario di matrimonio, ma non mi ricordo mai nemmeno l'anno. 2004, 2005? boh...

    la quiche è spaziale! avete ben festeggiato, direi...

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  13. @ Gaia: non dovrei dirlo, ma il tuo commento mi è di grande consolazione! Io l'anno me lo ricordo bene! Almeno quello...

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  14. Per adesso non ho di questi problemi, ma conoscendomi, ne avrò a breve, brevissimo :)
    Della Kiros non ho ancora provato niente: prima che finisca la stagione dei porri però vorrei prepararmi questa...
    Buon lunedì,

    wenny

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  15. @ Wenny: eh, cara Wenny, sei giovine!
    Sulla Kiros metto la mano sul fuoco: vedrai che sarai contenta.
    Buon lunedì a te!

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  16. Eccomiiii in ritardo anche per augurarti buon anniversario! Va be’, ma se in fondo l’avevate dimenticato anche voi, allora mi perdonerai di certo!
    No, per la quiche non mi sento pronta. No, e che mica si può improvvisare così! Si deve essere già un po’ allenati… Però che bontà i porri!
    Un bacio

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