lunedì 12 dicembre 2011

Tutto è grazia di Adriana Zarri

Da quando ho letto Un eremo non è un guscio di lumaca, Adriana Zarri è diventata per me una figura familiare, presente, rassicurante e affettuosa come dovrebbe essere un parente, o un amico.

Grande è stata dunque la mia gioia quando ho saputo che era stato pubblicato questo libro, che raccoglie un'intervista fattale poco prima della sua morte.

Mi aspettavo, però, qualcosa di diverso e di più.

Prima di tutto, mi è parso un libro quasi esclusivamente incentrato su tematiche riguardanti la Chiesa cattolica e in essa oggetto di dibattito - argomento che a me, che non sono cattolica (e, anzi, ho moltissimi motivi di perplessità se non di indignazione nei confronti di questa istituzione), interessa il giusto, cioè quasi nulla.
Soprattutto mi sembra che la voce della Zarri si senta poco, coperta quasi sempre da quella del suo intervistatore che cita libri, altri autori e lascia in definitiva poco spazio alle parole di questa incredibile figura di monaco donna.

Ho dovuto fare uno sforzo e concentrarmi molto sulle poche righe destinate a queste parole e sono stata in parte ricompensata; ne ho trovate di belle, ispiratrici e nutrienti, piccole gemme luminose, riflessioni brevi e intense, per esempio sul peccato:
C'è poi il peccato come rottura di donazione, di comunione. Il peccato è andare contro Dio e contro il volere di Dio, ma a me non piace questa parola. Meglio contro l'amore.

o sulla diversità e l'uguaglianza che devono e possono coesistere:

Perché c'è la pluralità che non è in contrasto con la varietà e la varietà che non è in contrasto con l'uguaglianza. Quello che è da deplorare non è la varietà, è l'appiattimento, l'essere piccoli, tutti uguali, della stessa misura, dello stesso stampo. Noi anziché la fraternità che è uguaglianza nella diversità adoriamo la clonazione, uno stampino unico con cui ci riproduciamo.
(...)
         Quindi ci dovrebbe essere più rispetto, gli uni verso gli altri...
Sì, non solo il rispetto: quello è un secondo momento, ma il riconoscimento della necessità di questa varietà. Poi quando si riconosce questa necessità il rispetto viene di conseguenza.
Mi è rimasta, però, la spiacevole sensazione di un'occasione sprecata.
Peccato.


Adriana Zarri, Tutto è grazia. L'ultima intervista con Domenico Budaci, Aliberti Editore 2011.

14 commenti:

  1. Ho sempre in lista Un eremo non è un guscio di lumaca, ma è una lista così lunga che ancora, imperdonabilmente, non ci sono arrivato... :-(
    In compenso ho da poco acquistato Beata semplicità - la sfida di scoprirsi monaco, di Raimon Panikkar, che non è (non dovrebbe essere, se non sono stato fuorviato) un libro sul monaco in quanto religioso, bensì in quanto persona semplice e contemplativa, insomma un libro che non poteva non attrarre un monaco della scrittura come me.

    RispondiElimina
  2. @ Zio Scriba: da quando me ne hai parlato (proprio in occasione del post su Un eremo non è un guscio di lumaca), ci ho girato intorno diverse volte a Raimon Panikkar. Questo libro di cui mi parli mi sembra un ottimo punto di partenza.
    Abbracci paperi

    RispondiElimina
  3. I passi che hai riportato sono "piccole gemme luminose", però! Ti ruberò sicuramente questa definizione.
    Bacio

    RispondiElimina
  4. La settimana scorsa su un blog scoperto da poco ho letto una pagina proprio su Adriana Zarri che mi è molto piaciuto ritrovare.
    Molti anni fa leggevo i suoi articoli sul Manifesto e seguivo con partecipazione le interviste che le venivano fatte,ma non mi sono mai avvicinata ai suoi libri.
    L'autrice del blog accennava a Un eremo non è un guscio di lumaca ed io mi sono segnata subito il titolo per farmene regalo a natale.
    Oggi, come faccio spesso, sono passata da te ed anche tu parli di Adriana Zarri così ho potuto leggere con molto piacere la recensione al libro che mi interessa, fatta da te tempo fa.
    Ora ho solo una gran voglia di averlo tra le mani, come un altro libro che rientra tra i miei regali personali: Così è la vita. Imparare a dirsi addio, di Concita De Gregorio.
    Dunque, come sempre, ho fatto bene a passare da te.
    Buona serata

    RispondiElimina
  5. Peccato davvero per il libro, ma grazie per le piccole " gemme luminose" che citi e che, come piccole scintille, possono almeno servire a illuminare un po' questo oscuro periodo che stiamo attraversando.

    RispondiElimina
  6. @ Giacy.nta: ruba pure, mi piace.

    @ Adele: non posso che invitarti caldamente a leggere Un eremo non è un guscio di lumaca, un libro che, lo dico a chiunque me lo chieda, può davvero offrire nuove prospettive dalle quali guardare alla vita.
    L'ultimo della De Gregorio è anche nella mia lista dei desideri: il tema mi interessa immensamente e apprezzo molto il suo stile.
    Grazie per il tuo commento.

    @ Grazia: non so, io ho proprio bisogno di parole sagge e confortanti in questo periodo. Le cerco ovunque e quando le trovo le conservo come talismani, amuleti.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  7. È da tantissimo che vorrei leggere "Un eremo non è un guscio di lumaca", ma vista la pila che ho sul comodino, se ne parlerà il prossimo anno. Sta di fatto che le recensioni che leggo sulla Zarri sono sempre molto buone. E quindi.. speriamo che Gennaio inizi presto :)

    RispondiElimina
  8. Un po' di nutrimento per te:
    grafemi.wordpress.com/2011/12/07/poesie-antirughe-di-alessandra-racca/

    Bacioni

    RispondiElimina
  9. Mi sono chiesto spesso come la chiesa cattolica possa abbracciare e far convivere al suo interno personalità spesso agli antipodi per stile di vita, e di conseguenza visioni completamente discordanti sul cristianesimo.

    RispondiElimina
  10. @ Noce Moscata: non hai da aspettare molto, ormai!

    @ Giacy.nta: grazie della segnalazione. La poesia è davvero molto bella e più bello ancora il fatto che tu abbia pensato potesse piacermi.

    @ Alberto: hai ragione, nella Chiesa in teoria c'è posto per tutti ed è possibile trovare posizioni di ogni genere, anche assai poco ortodosse e ribelli e controcorrente; di fatto la Zarri veniva vista un po' come il fumo negli occhi ed è sempre stata in odor di eresia. Per fortuna.

    RispondiElimina
  11. Un eremo non è un guscio di lumaca è piaciuto moltissimo anche a me, ne ho anche sottolineato delle frasi.
    Quest'ultimo non l'ho ancora letto , mi fido del tuo giudizio se dici che non è intenso come l'altro, però le frasi che hai estrapolato, valgono
    sicuramente la lettura, come una ricerca di un tesoro in un mare di frasi scontate probabilmente.
    Mi ha colpito moltissimo la frase sulla diversità che credo stamperò e attaccherò alla porta della camera dei miei bambini.

    RispondiElimina
  12. @ Chiara: una bellissima idea quella di condividere con i tuoi figli quella bella riflessione sulla diversità.

    RispondiElimina
  13. ecco qua, mi leggo qualche approfondimento sul tuo consiglio: ma, se ho ben capito, questo lo lascio per dopo...

    RispondiElimina
  14. @ la 'povna: mah, magari se lo trovi in biblioteca.

    RispondiElimina