lunedì 14 dicembre 2009

Delle (cosiddette) piccole gioie della vita, del celebrarle e di alcuni muffins


Qualche tempo fa mi sono finalmente liberata della traduzione che mi trascinavo dietro, ridendo e scherzando - si fa per dire - da circa un anno e mezzo, con tutto il suo corollario di nefaste conseguenze per il mio benessere psico-fisico (e per quello della povera Spia).

Mi dispiace dirlo, ma non sono molto contenta del risultato del mio lavoro.
Benché in tutta onestà possa affermare che non avrei potuto fare meglio di quanto ho fatto, la consegna di questo libro non è stata accompagnata da quel senso di soddisfazione mista ad ansia che provo ogni volta che premo il tasto invio e mando alla casa editrice la fatidica mail con il suo corposo allegato (benedetta sia la posta elettronica, che non mi costringe a spedire pacchi e pacchetti).

Detto ciò, ora che mi è concessa una momentanea tregua (con tutta probabilità, infatti, dovrò di nuovo occuparmi di questo stramaledetto libro quando in redazione cominceranno a rileggere la mia traduzione e, inutile dirlo, già pavento quell'istante), cerco di godermi al meglio questa finestra di tempo libero e di ozio, da lungo tempo agognata.

Che la cosa avvenga in prossimità delle feste natalizie è certamente una fortunata coincidenza: mi offre infatti l'opportunità di dedicarmi con agio alla manifattura di regali e biglietti, attività che mi diverte e mi delizia oltre ogni dire. La testa ribolle di idee, le mani la seguono come possono, la casa tutta si trasforma in un enorme, caotico laboratorio ingombro di carte, nastri, gomitoli di lana, fili, perline che le gatte Linda e Matilde mangiano o spargono per ogni dove, costringendomi a trascorrere intere mezz'ore piegata a 90° o carponi sul pavimento a guardare sotto i mobili (e a spaventarmi per la polvere che vi si accumula; ma non soffermiamoci su questo aspetto); la Spia sorride, non si sa se intenerito, rassegnato o come si sorride ai folli, per tenerli buoni nell'attesa che arrivi la neurodeliri.

Per tornare all'argomento di questo post, il giorno in cui ho consegnato la traduzione, pur se tra mille dubbi e perplessità e con uno strisciante senso di incombente tragedia, ho voluto comunque festeggiare l'evento preparando questi muffins, che infatti, in Rachel's Favourite Food at Home di Rachel Allen, risultano come orange and chocolate chip celebratory cupcakes.

Credo sia giusto e sano celebrare anche minimi, microscopici eventi felici della vita quotidiana.
Sono allergica a gran parte delle manifestazioni di ciò che viene sommariamente definito 'pensiero positivo', ma sento che bisognerebbe non sottovalutare mai anche quelle che appaiono come trascurabili e piccole soddisfazioni (a ben guardare non lo sono mai) e assaporare ogni minimo momento di respiro, bellezza e serenità ci venga concesso, per fermarci un attimo e pensare che in fondo la vita non è poi sempre e comunque una rottura di palle, come a volte ci fa perversamente comodo credere che sia.

Al contrario, a me pare che, a chi sappia scorgerle e goderne, essa offra infinite, anche se spesso minime, occasioni di piacere e di felicità. Si tratta di approfittarne e di non farsele scappare. E sempre, sempre, sempre di ringraziare (non so bene chi o cosa, visto che tendenzialmente sono agnostica). E, volendo e potendo, di condividere.

Così io faccio volentieri con voi, passandovi la semplicissima ricetta di questi muffins (del resto tutte le ricette di muffins sono di una semplicità disarmante, quasi sospetta).


per 12 muffins:

2 uova
150 gr. zucchero di canna leggero (io ho usato il golden caster sugar del commercio equo e solidale)
la buccia grattugiata e il succo di due arance
latte
100 gr. di burro, fuso
350 gr. di farina, setacciata
1 cucchiaio di lievito
1/4 di cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
200 gr. di cioccolato fondente 70%, tagliato a pezzetti

Preriscaldate il forno a 200° e preparate una teglia da 12 muffins (imburratela e infarinatela oppure usate dei pirottini).

Con una frusta mescolate appena le uova, lo zucchero e la buccia delle arance.

In un bricco misuratore versate il succo delle arance. Aggiungete tanto latte quanto vi serve per arrivare ad avere 175 ml. di liquido. Unite il burro fuso e versate il tutto nella ciotola delle uova e dello zucchero.

Aggiungete tutti gli ingredienti secchi e mescolate quel tanto che basta per amalgamare tutto. Come ben sapete, un impasto grumoso, oserei dire abborracciato, produce muffins leggeri e ariosi (è questo il motivo per cui è così bello farli e, a ben guardare, un'ulteriore occasione di gioia e felicità da celebrare: che una cosa tanto buona sia anche tanto facile e rapida da fare).

Cuocete in forno per circa 20-25', passati i quali tirate fuori la teglia, fatela raffreddare per qualche minuto, poi estraete tutti i muffins e metteteli sulla solita gratella.

Mangiate, rendete grazie e soprattutto godete!

Enjoy!

8 commenti:

  1. Cara Duck,
    mi riconosco nelle tue parole, nel percorso che fai dacchè ti viene commissionato un lavoro. Lo vivo in maniera molto simile.
    Non che avessi da festeggiare alcunchè di particolare oggi, ma di tortine ne ho fatte anch'io :)
    Semplici e d'effetto queste, te le copio sicuro.
    Ma soprattutto: complimenti! Complimenti, si, perchè intanto il tuo lavoro l'hai fatto come meglio hai potuto. Poi si vedrà :)
    Un abbraccio, buona serata,

    wenny

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  2. Cara Wenny,
    anche tu dunque nel club delle nevrotiche stakanoviste con manie di perfezione e ansie da performance - dimenticato niente? :-)
    Attendo notizie delle tue tortine...
    Un abbraccio anche a te e buona giornata (ma quanto freddo fa oggi?!)

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  3. auguri, auguri aguri di compleanno - santa lucia. il mio è stato ieri!

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  4. 200 grammi di cioccolato? stavo addirittura pensando di eliminarlo quando ho visto bene la quantità: questi dolcetti non fanno per me, che accetto il cioccolato solo in dosi omeopatiche.
    vedrai che il tuo lavoro sarà apprezzato più di quanto pensi, goditi le feste e il tempo libero! auguri e baci

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  5. Altro che ansie... sono una campionessa in materia :)
    Le tortine l'ho pubblicate ieri sera.
    Ti ricordi che ti scrissi che avrei fatto la torta ciocco marmellata di Nigellona? Ecco, la reazione del festeggiato è stata la medesima dei tuoi ospiti :)
    ornata,

    wenny

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  6. grazie, che bella ricetta ... e in bocca al lupo per il lavoro; sai la stessa cosa succede a me con i miei lavori (studio, scrivo e restauro libri): ogni volta ansia, preoccupazione, stress e lo stesso senso di vuoto misto al sollevamento dello spirito non appena si finisce...
    devo finire ancora qualcosa e spero poi di potermi dedicare alle cose belle e piccole della vita! ciao

    simona

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  7. Come sempre leggerti è un piacere!
    Due perplessità, una stilistica e l'altra mnemonica:
    1) "intere mezz'ora"??? Ohibò!
    2) non si era parlato di una certa crostata e di certune decorazioni al caramello? Scalpito!

    Paola

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  8. @ Artemisia: Auguri anche a te! Ti sei fatta una torta lunatica per festeggiare?

    @ Grazia: Eh sì, di cioccolato ce n'è e anche tanto. Credo sia meglio per te cambiare ricetta :-)

    @ Simo e... Ho l'impressione che questo sia un atteggiamento molto femminile e legato alla cronica mancanza di sicurezza che affligge il genere cui apparteniamo. L'importante è non esagerare con le autoflagellazioni. Io ci provo, almeno. Grazie per aver lasciato un commento!

    @ Paola: ovviamente si tratta di un refuso. Anni di correzione di bozze non sono evidentemente bastati a fare di me l'occhio di lince che sei tu! Accidenti, non ti sfugge una virgola!
    La crostata è stata fotografata senza decorazioni da me, con le decorazioni da amici con cui ho festeggiato il compleanno. Amici che però poi hanno, non chiedermi come, reso inutilizzabili le fotografie.
    Pubblicherò il post senza decorazioni, ahimé.

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