mercoledì 8 febbraio 2012

Di ringraziamenti e di una minestra di piselli e di quel che c'è

Ogni tanto mi capita di trovare nella mia casella di posta elettronica messaggi di persone che evidentemente leggono il mio blog, magari saltuariamente, magari con regolarità, ma che per qualche motivo si sentono più a loro agio scrivendomi una breve mail piuttosto che lasciando un commento a qualche post.

Chiunque abbia un blog capirà quanta emozione dia trovare mail del genere, quanta gratitudine e riconoscenza si provi nei confronti di questi sconosciuti abitanti della rete che hanno trovato il tempo di scrivere proprio a noi per dirci che apprezzano ciò che scriviamo, che trovano i nostri post divertenti o che grazie a una nostra segnalazione hanno scoperto di amare alla follia la verza o Virginia Woolf (o tutte e due).

Rispondo a chiunque mi scriva che ad esser grata sono soprattutto io; nella maggior parte dei casi, si comincia a scrivere un blog - un blog come il mio, intendo, cioè un contenitore piuttosto informe in cui infilare un po' tutta la propria vita - soprattutto per avere la conferma che esistono altre persone, là fuori, che, pur con le dovute e belle differenze del caso, condividono un certo nostro modo di intendere e di vedere la realtà, che magari come noi amano il cioccolato bianco e la pasta cruda, che si commuovono quando sentono suonare le bande di paese o ridono come orchi leggendo i romanzi di Stefania Bertola.

Uno non se le dice in modo diretto queste cose, soprattutto all'inizio; le capisce col tempo.
Capisce che a spingerlo a scrivere è sempre e soprattutto il desiderio di raggiungere i propri simili e di sentirsi inserito in una bella, affettuosa comunità di individui tutti diversi tra loro ma tutti alla ricerca di connessioni, contatti, legami.

Questo post, dunque, è il mio modo di dire grazie a chiunque mi legga e commenti, a chiunque mi legga e non commenti, a chiunque mi scriva per parlarmi di sé o chiedermi di me. 
E visto che siamo in tema, vorrei ringraziare anche Barbara di Embrace tiger, return to mountain per avermi attribuito un premio: come ho detto altre volte, i premi mi lusingano ma mi imbarazzano sempre un po', dunque ringrazio e invito caldamente chi mi sta leggendo a dare un'occhiata al bello spazio che questa sensibile e talentuosa artista ha creato nel suo blog.

Anche la ricetta di oggi è, in fondo, un ringraziamento e la risposta ad una precisa richiesta; è una ricetta per modo di dire, in realtà, una minestrina di quelle che si fanno ad occhi chiusi, quando si è pigri, non si ha voglia di fare niente, si ha poco tempo, il frigo mezzo vuoto e ci si sente in procinto di avere un attacco di paturnie perché si ha paura di ingrassare.

L'idea è presa da Rachel's Favourite Food at Home di Rachel Allen, ma è davvero solo un'idea: è bello, però, sapere che con pochissimi ingredienti e un procedimento davvero elementare che non sembrerebbe preludere a un risultato particolarmente invitante si può ottenere una minestra decisamente dietetica ma dignitosissima che, alla bisogna, può trasformarsi in una vellutata di tutto rispetto, soprattutto se rinforzata con pane tostato e un'abbondante spolverata di parmigiano.

È una ricetta per Sara, che dice di essere una frana in cucina e se ne vergogna e che vorrebbe imparare a fare qualche piatto semplice a base di verdura.
Sara, se ci sei e mi leggi, sono altre le cose di cui vergognarsi, cose di cui dubito tu ti sia mai macchiata.
Prova invece a fare questa vellutata e dimmi che ne pensi.

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Vellutata di piselli e di quel che c'è

(per 3-4 persone)

500 ml di brodo vegetale + eventualmente altri 100-150 ml (vedi dopo)
1-2 scalogni, oppure 1 cipolla bionda o ancora, quando di stagione, 2-3 cipollotti
1-2 spicchi d'aglio, puliti e schiacciati col coltello
200 gr di pisellini surgelati
200 gr di spinaci freschi, lavati e tagliati a listarelle, o di insalata (di qualunque tipo, magari un po' vizza e poco presentabile ma ancora buona, anche lei lavata e tagliata a listarelle)
latte o panna (facoltativi; vedi dopo) 
sale e pepe

Mettete il brodo vegetale dentro la casseruola in cui preparete la zuppa; buttateci dentro gli scalogni tagliati a rondelle (o la cipolla tagliate a fettine, o i cipollotti, sempre tagliati a rondelle) e lo/gli spicchi d'aglio. Fate bollire per circa 5'.

Aggiungete i pisellini, riportate a bollore e fate cuocere per altri 3'-4'; unite gli spinaci (o l'insalata) e proseguite la cottura per un altro paio di minuti o fino a quando la verdura sarà decisamente appassita e morbida. A me non piace farla cuocere troppo, per questo la taglio a listarelle, per cuocerla di meno, ma è una questione di gusti personali.

Passate al minipimer e condite con sale e pepe: se la consistenza vi sembrasse troppo sostenuta potete aggiungere altro brodo vegetale caldo, eventualmente "tagliato" con un po' di latte, oppure soltanto della panna liquida, se vi pare che questa minestra sia troppo calvinista.

Qualunque cosa scegliate - brodo, latte o panna - dopo averla aggiunta assaggiate di nuovo: magari bisognerà correggere con un cincinin di sale.
Io l'ho provata praticamente in tutte le versioni; a volte ho usato dello yogurt.

A seconda della verdura utilizzata, il colore della vellutata sarà più o meno inquietante: quella della foto è stata fatta, come si arguisce chiaramente, con spinaci; usando l'insalata si ottiene una sfumatura di verde più tenera. 
Lo dico nel caso in cui mi leggano cuochi esteti.

Enjoy!

6 commenti:

  1. Hai un pensiero per tutti, anche per i cuochi esteti :); non sono tra questi, piuttosto faccio felicemente parte della I categoria dei tuoi followers ma avverto familiarità con tutti gli amici che ti seguono, nascosti o palesi. Un saluto a te e a loro.

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  2. Concordo in pieno con quello che dici, carissima: l'unico rimpianto che ho come blogger... è non aver cominciato prima. :)

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  3. Quello che è bello, Duck, è che intorno al tuo blog si ritrova un gruppo di amici che commentano o no, ma che comunque ti leggono, fanno o cercano di fare ( è il mio caso) le tue ricette, condividono i tuoi gusti per i libri, la tua ironia e il tuo sguardo sul mondo.I miei ringraziamenti vanno a loro e a te con un grande abbraccio

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  4. Grazie a te, Duck, per tutto ciò che ci dai con il tuo blog... davvero una presenza preziosa, che mi riscalda e mi arricchisce ogni volta.
    (Non c'è nemmeno bisogno di dire che ho già girato la ricetta della minestra al marito-chef... ti farò sapere come è venuta!).
    Un abbraccio!

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  5. Beh, condivido quanto scritto da giacy.nta e Grazia su di te e sul tuo blog. Sai che, nel mio caso, è un po' come per i carabinieri: una ti legge e l'altra (la figlia) mette in pratica le tue ricette. No, non come i carabinieri: nel nostro caso ti leggiamo in due, poi una cucina anche. Oddio, adesso diranno: "Che madre snaturata, se ne sta seduta a legger blog e sfrutta la figlia ai fornelli!" Per forza! Mica sono a casa! Sono all'estero, come faccio a cucinare? Bye&besos gastronomici

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  6. Passo un po' di volata, intorpidita dalla clausura forzata causa neve, scuole chiuse e virus rompiscatole, per un saluto e un abbraccio e un ringraziamento a te. L'accenno ai cuochi esteti mi ha fatto morire, avevo bisogno di una bella risata nonché di una calda zuppa di piselli sia pure virtuale :)

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