martedì 31 maggio 2011

Di alcune ragioni per festeggiare e di un buon modo di farlo o di un crumble alle albicocche

Buongiorno!

Un buongiorno davvero. Un giorno nuovo, di quasi estate, un giorno importante e soprattutto un giorno felice.

Ieri mi sono commossa, una cosa che mi succede spesso negli ultimi tempi. Con l'età i miei dotti lacrimali devono esser diventati ipersensibili, non so. 

Fatto sta che mi ritrovo spesso con gli occhi lucidi, e per motivi molto diversi; ma quasi sempre c'entra un sentimento strano, difficile da spiegare a parole.

Lo ha fatto per me, senza saperlo e tanti anni fa, Brunella Gasperini - autrice milanese da me molto amata e ancora poco conosciuta e sottovalutata - nel suo libro per me più bello, Una donna e altri animali, tenero e divertito omaggio - come si evince dal titolo - a tutti gli animali che hanno vissuto con la sua famiglia (e sono stati tanti). 

Tra gli amatissimi cani della sua infanzia c'era il Baffo, morto sulle montagne da vero partigiano insieme a tutti e quattro i fratelli maschi della Gasperini, l'unico in grado di sedare le frequenti risse che scoppiavano tra due dei suoi amatissimi "padroni", Fabio ed Ettore.

Guardando il Baffo aver ragione di quel viluppo umano di braccia e di gambe, "la gran coda fremente, la lingua penzoloni nel sorriso", la Gasperini spesso piangeva.
"Ma perché piangi, ochina?" chiedeva maternamente mia sorella.
"Non piango" rispondevo felice, gli occhi pieni di lacrime. Lacrime di eccitazione, di sollievo, di tifo sportivo, non so dire. So che dopo l'infanzia, una sola volta nella vita mi son venute le lacrime agli occhi in quel modo: quando abbiamo vinto il referendum sul divorzio.
Ecco, le lacrime che mi sono venute agli occhi ieri pomeriggio, quando ho aperto la pagina di Repubblica on line e ho capito che Pisapia ce l'aveva fatta, erano proprio di questo genere: di eccitazione, di sollievo e anche di tifo sportivo.

Chi capita da queste parti sa bene quanto io sia legata a Milano, quanto affetto provi per quella città e per alcune persone che la abitano, e non sarà sorpreso dunque di vedermi scrivere queste righe.

Stamattina sono qui, a festeggiare. A modo mio, ovviamente, cioè con qualcosa da mangiare, una ricetta che mi sembra molto adatta, per diverse ragioni.

Prima di tutto perché è un dolce, che per me è sempre il cibo celebrativo per eccellenza (insieme all'arrosto).
Poi perché è con le albicocche, che stanno per diventare frutta di stagione - manca davvero poco - e sono arancioni.
Infine perché è del caro Stefano, che a Milano vive e lavora, e di quella Milano che piace a me è parte e anche un po' incarnazione: una Milano che ai miei occhi ha sempre saputo essere una città seria ma aperta anche all'ironia, pragmatica ma non arida, con un senso sano e dignitoso e contadino, direi,  dell'etica e della decenza, capace di distinguere con lucido realismo la sostanza dai lustrini usati per abbellire il nulla o peggio, il brutto, il cattivo, l'indecente.

A quella città che c'è sempre stata e ha patito, sempre più disgustata e indignata, le manifestazioni via via più grottesche e volgari e proterve di un certo modo di intendere la politica e l'amministrazione della cosa pubblica e i rapporti umani, quella città che si è espressa attraverso un uomo nuovo come Giuliano Pisapia, che della gentilezza, della mitezza, della ricerca del dialogo e della ragionevolezza ha fatto i suoi punti di forza, quella città cui ha appartenuto e cui ha dato voce anche l'amata Brunella Gasperini (che se non fosse morta già da tanto tempo oggi sarebbe, ne sono certa, felice come me), offro simbolicamente questo crumble di albicocche e mandorle.

(P.S. Quella Milano che spero non sia respinta dall'orrida foto di questo post, sempre per il discorso della sostanza e dei lustrini etc etc. Almeno spero).

****

Crumble con albicocche e mandorle da English Puddings di Stefano Arturi  (praticamente verbatim)

(per 4-6 persone)

24 albicocche, tagliate a metà e snocciolate
1 cucchiaio di essenza naturale di vaniglia
2 cucchiai di zucchero

per il crumble mix

125 gr di farina
80 gr di zucchero (io ho usato il golden caster sugar del commercio equo e solidale)
un pizzico di sale
la buccia di un limone grattugiata
120 gr di mandorle tostate e tritate grossolanamente
150 gr di burro freddo a pezzetti

Preparate il crumble mix nel robot da cucina: mettete tutti gli ingredienti nella coppa e azionate brevemente (usate la funzione pulse) fino ad ottenere delle belle briciolone. 
Travasate il mix in una ciotola e mettete in freezer per 10' circa.

Preriscaldate il forno a 200° e imburrate una tortiera in cui le albicocche possano essere disposte in un unico strato.
Versateci sopra la vaniglia, spolverizzate con i 2 cucchiai di zucchero e distribuite qualche fiocchetto di burro.

Versate il crumble mix sulle albicocche, aiutandovi con un cucchiaio per far sì che il composto le ricopra interamente e uniformemente (attenzione ai bordi, che devono essere ben "sigillati").

Cuocete in forno per 20' poi portate la temperatura a 180° e proseguite la cottura per altri 20': il dolce deve essere ben dorato.

Tirate fuori il crumble e fatelo riposare per un quarto d'ora prima di servirlo: il topping nel frattempo si farà croccante.

Stefano dice: "Un inglese si offende se gli offrite il crumble senza la custard, io preferisco crème fraîche o yogurt greco scolato"
Io invece amo mangiarlo con panna fresca appena montata.

Evvivaaaaaa!

12 commenti:

  1. Che bel ricordo, Brunella Gasperini... piaceva tanto a mia mamma...

    Sull'altro argomento, sarò ripetitivo e lo dirò pure qua: Bye Bye Mestizia!! :-))

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  2. Sai che ti dico ( o meglio certo che lo sai) : mi sono commossa anch'io.Per motivi di incapacità culinaria non festeggio col crumble (che ti invidio) ma con il cibo che per me è quello più vicino al paradiso : pane toscano tostato, aglio ( poco) e olio. Un abbraccio grande, grande, grande alla mia "milanese"
    g

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  3. Cara Duck, mi è piaciuto intensamente quel tuo richiamo a Brunella Gasparini.
    E sento il tuo entusiasmo pari al mio, forse il termine giusto sarebbe euforia.
    Euforia tale che non riesco a concentrarmi su niente, persino sulla tua ricetta che sono certa mi piaccia, come sempre quelle da te proposte.
    Tornerò, cara Duck a rileggerla e a pregustarla :)
    Intanto ti lascio un grande abbraccio.
    A presto,
    Lara

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  4. Un giorno che è bello festeggiare insieme a te e a tutti gli amici che sono qui ad assaporare il gusto del riscatto e del tuo profumato crumble... ( E' vero, hai pensato a tutto :le albicocche sono di color arancione ! )
    Ti abbraccio.

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  5. questo è un post bellissimo, da incorniciare duck!

    dici quello che va detto...

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  6. un'amica mi aveva mostrato una meravigliosa foto scattata durante la festa di venerdì sera: si vede un arcobaleno perfetto che incornicia il duomo illuminato dall'unico raggio di sole sfuggito a un cielo grigio che più grigio non si può. e tutti quegli ombrelli che guardavano immobili e stupiti. non so, mi era sembrato così di buon auspicio... e infatti! e dunque festa sia :)

    una piccola nota su brunella gasperini: vorrei leggere da tempo qualcosa di suo, ma per qualche misterioso inghippo non riesco mai a trovare niente (parlo di quelle due o tre volte all'anno in cui calo in città e riesco ad infilarmi in una libreria fornita. qui nemmeno ci provo...)

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  7. ... ammazzzaaa!!! arrossito fino alle punte dei polpacci e pure degli antipolpacci (non proprio), ringrazio. s

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  8. @ a tutti: non che ne sia stupita, ma mi fa molto piacere vedere che la mia gioia è anche la vostra.

    In particolare

    @ Zio Scriba: che bello che la Gasperini sia associata, per te, al tenero ricordo della tua mamma. Un abbraccio

    @ Grazia: ognuno festeggia come vuole e pane e olio è un gran bel festeggiare!

    @ Lara: devo ammettere che anche io oggi ho concluso poco o nulla, ancora felicemente "rintronata" dall'entusiasmo! Saluti affettuosi.

    @ Giacy.nta: mio cugino Francesco ti risponderebbe con un romanissimo "Ma che te credi, che semo ar Pidocchietto?". Nel senso, nulla è lasciato al caso, da queste parti (quando è il caso!). Un abbraccio

    @ Gaia: ti pensavo ieri, ti pensavo tutta gongolante!

    @ Tiziana: quella foto ha fatto il giro del web e giustamente; era così bella e sembrava davvero impossibile non prendere quell'apparizione quasi magica per un segno di incoraggiamento.
    Quanto alla mia Brunella Gasperini: tutti i libri che ho di lei hanno almeno 20 anni, ma so che la Baldini e Castoldi ha ripubblicato qualche tempo fa diversi suoi titoli, tra cui anche il bellissimo Una donna e altri animali ma sarà difficile trovarli, temo, perché sono nel frattempo usciti fuori catalogo. Prova in qualche biblioteca, forse è ppiù facile.

    @ Stefano: vorrei proprio vederli questi antipolpacci...

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  9. Ah, Brunella Gasperini! Sì mi è capitato di leggerla e mi piaceva. Se n'è andata come un'altra grande, Maddalena, quella delle figurine filiformi firmate con Nom de plume "Mad". Lasciano un vuoto certo, che cerco di compensare con Gramellini. Leggi su la Stampa la sua rubrica Buongiorno http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41 e anche la precedente http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1002&ID_sezione=56&sezione= visto che parlava di una certa Milano... poi mi dirai. Bye&besos

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  10. Cara Duck, sai che l'altro ieri la prima cosa che ho pensato è stata : voglio scrivere sul blog, voglio far esplodere anche lì la gioia che ho dentro. Conosco poco Pisapia, l'ho sentito parlare solo un paio di volte ma mi sembra che siamo sulla strada giusta. E' arrivato finalmente un cambiamento importante, atteso in modo estenuante e questo mi ha lasciato un po' stralunata. Poi non ho più scritto sul blog, sono uscita al sole, ho giocato insieme a Marta, spensierata e allegra come una bambina, ho cucinato felice e fatto un grandioso brindisi alla rinascita.
    Poi ora passo di qui e mi accorgo che le parole che non ho scritto io le hai pensate e scritte tu. Compreso quell' EVVIVA ! Un abbraccio stretto

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  11. @ Nela San: anche a me piace molto Gramellini e spesso la Spia me ne manda qualche post che lo colpisce particolarmente. Mi piace la chiusa di uno dei due che mi hai segnalato, quella in cui dice Da oggi si guarda avanti. Che paura. Che meraviglia..

    @ Sabrina: assolutamente!

    @ Marilì: ma che bel modo di festeggiare! Un abbraccio anche a te!

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