martedì 6 aprile 2010

Di un (triste) anniversario, di colombe e solidarietà e di un semifreddo al torrone



Il post di oggi nasce da un'idea piccola ma geniale della cara Artemisia, di cui ho già parlato qui.

Un modo semplice ma concreto di sostenere, per quel che è possibile, qualcuno che proprio oggi, è ormai già un anno, ha visto la propria vita sconvolta e devastata dal terremoto in Abruzzo.

Un modo spontaneo e gaudente, a misura della sensibilità di ogni partecipante, di contribuire a un gioioso movimento di solidarietà.

L'iniziativa, rivolta a foodbloggers e non e coordinata in un blog nato per l'occasione, 99 colombe , intendeva sostenere e far conoscere un'azienda dolciaria abruzzese di fama e tradizioni antiche, la Sorelle Nurzia, da un anno a questa parte in (comprensibili) difficoltà.

La risposta, generosa e direi travolgente, è stata multiforme e varia: alcuni hanno creato poesie, foto, disegni, racconti, gioielli e fantasmagoriche colombe ritagliate nella carta; altri hanno acquistato dei prodotti della Sorelle Nurzia e li hanno utilizzati per la preparazione di una ricetta da pubblicare, tutti insieme, nel giorno di questo triste anniversario.

Io ho fatto il mio ordine circa due settimane fa e sono rimasta piacevolmente colpita dalla rapidità e dall'efficienza con cui è stato evaso ed è arrivato qui, a casa mia. So che gli ordini sono stati tanti, tantissimi, al punto da rendere necessaria la felice riassunzione di due persone che tempo fa, date le difficoltà, erano state licenziate. Non so come siano riusciti nel piccolo miracolo di far fronte a tutte le richieste, ma ci sono riusciti, e brillantemente. Un segnale di ottimismo e di grande coraggio e serietà, che rinfranca chi ogni tanto pensa gli sia toccato in sorte di vivere in uno dei periodi più bui e miseri della storia recente.

Quanto alla ricetta, ho pensato subito a un semifreddo al torrone, un altro cavallo di battaglia della mia mamma che, pur piacendomi moltissimo, chissà perché non avevo mai pensato di preparare.

Non so dove mia madre abbia preso la ricetta. Me l'ha dettata al telefono qualche sera fa, leggendola da un suo quadernino disordinatissimo e pieno di scarabocchi e appunti illeggibili (a lei per prima, tengo a precisare); ogni mio tentativo di conoscerne l'origine è stato vano.

Farsi dettare una ricetta al telefono da mia madre è un'esperienza. A volte comica, altre tragica.
È comunque e sempre una forma di espiazione, forse quella che mi è stata destinata in questa vita perché io mi purghi di certi orrendi crimini commessi in qualche esistenza precedente.

Ma tornando alla ricetta.
Solo dopo averla preparata e fotografata (e mangiata), mi sono accorta che era già stata proposta, in due varianti leggermente diverse, nel blog collegato all'iniziativa.
Ohibò, evidentemente altri hanno avuto la stessa idea. Ma non importa (spero).

Più che altro potreste pensare che un dolce del genere sia un po' fuori stagione, dato l'ingrediente principale.
Ma il torrone lo si può ordinare tranquillamente sul sito della Sorelle Nurzia, in ogni momento dell'anno.
Vi assicuro che ne vale la pena.



Semifreddo al torrone bianco della Sorelle Nurzia (da una ricetta della mamma di Duck, di origini ignote)

200 gr. di torrone bianco
2 uova, separate
4 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di brandy
200 ml di panna

per la salsa

50 gr. di cioccolato fondente
50 ml di panna

Tagliate a pezzi il torrone (preferibilmente senza amputarvi qualche arto fondamentale; è una delle cose più dure che esistano in giro) e poi mettetelo in un robot da cucina e riducetelo in polvere. A me piace che rimangano dei pezzetti di mandorla interi, ma insomma è una questione di gusti.

Montate con la frusta i due rossi d'uovo con i 4 cucchiai di zucchero.

Unite il torrone e il brandy.

Montate la panna e aggiungetela delicatamente.

Montate a neve le chiare d'uovo e incorporatele con leggiadria e mano gentilissima.

Foderate una teglia da plumcake con la pellicola trasparente e versatevi il semifreddo.

Mettete in freezer e aspettate almeno 24 ore prima di mangiarlo, servendolo con la salsa al cioccolato (che preparerete versando sulla cioccolata a pezzetti la panna fatta riscaldare quasi fino al punto di bollore).

Tenete presente che è un semifreddo morbido, non indurisce anche dopo giorni e giorni nel freezer. Per questo motivo potreste forse preferire versarlo in un contenitore tipo Tupperware e servirlo come fosse una mousse, a cucchiaiate, in coppette o bicchierini in vetro (cosa che farò io la prossima volta).

Io l'ho preparato qualche giorno fa, dopo pranzo, un momento della giornata sempre molto silenzioso e quieto in questa casa, in cui i 3/4 della famiglia (la Spia e le due gatte) sonnecchiano beati in altre stanze.

Volevo esser sola e preparare tutto con concentrata attenzione, pensando bene a ciò che stavo facendo, al suo valore simbolico.

Ed ho pensato a quanto appagante sia dare il proprio piccolo, piccolissimo contributo ad un'impresa comune come questa, che è nata da un'idea apparentemente bizzarra e si è alimentata dell'energia solidale ed entusiasta di tutti i 'bizzarri' che se ne sono fatti portavoce e sostenitori.

Ed ho anche riflettuto su quanto poco ci voglia per dare una mano agli altri e su quanto spesso ce se ne dimentichi.

Ringrazio ancora Artemisia per avermelo ricordato e la Sorelle Nurzia per avermi fornito la materia prima di questo delizioso memento.

Enjoy!

7 commenti:

  1. Ottimo e diverso questo semifreddo!! per variare dalle colombe e altri lievitati ;)
    un bacione

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  2. Non che le colombe e gli altri lievitati siano da disprezzare, sia ben chiaro! :-)
    Grazie per essere passate e buona giornata!

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  3. Che piattino godurioso e quella salsina...complimenti!
    Anna Luisa

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  4. Che bontà questo semifreddo con quella colata di cioccolato! Buona serata Lauradv

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  5. io amo i semifreddi come questo. dissento "ovviamente" sulla salsa al cioccolato (La tu mamma o nigella??)...io ci farei una salsa al vino rosso ad esempio o una salsa di fragole magari ora che e' stagione, qcosa che tagli la pannosita' e dolcezza del tutto.
    in "Marcella cucina" di Hazan e' presente un semifreddo alla frutta secca (al posto del torrone lei mette un misto di nocciole, albicocche, fichi ecc..), simile a questo che e', pure lui, la fine del mondo. lei fa cuocere i tuorli a bagno maria. io ho provato entrambe le versioni e non fa grande differenza, forse la versione in cui i tuorli sono cotti e' piu' cremosa un pelino.
    grazie per la ricetta. a me le mie cosine nurzia arrivano in settimana. spero che questo interesse verso SNurzia non si esaurisca. Ho letto su Repubblica come si vive ora all'Aquila un anno dopo (e ascoltato cose alla radio): da accapponare la pelle. Poi parli con una persona come Mara (di sorelle Nurzia) e avverti una grande voglia di fare e una dose di ottimismo, pur non negando ovviamente la difficolta' della situazione. speriamo che si facciano cose/si ricostruisca qcosa ora che c'e' il bel tempo. speriamo tatno.grazie e ciao, stefano

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  6. Caro Stefano, non ci crederai, ma la salsa al cioccolato è il complemento classico che la mia mamma ha sempre preparato per servire questo semifreddo che, va detto (e chi mi conosce bene non crederà alle sue orecchie), è buonissimo anche senza.
    Condivido la tua speranza sull'Abruzzo. Più che altro spero che gli abruzzesi siano forti abbastanza da pensare a loro stessi, perché ho l'impressione che lo sguardo paternalistico e opportunista della politica da loro si sia già allontanato da un pezzo.

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  7. mi piace quella linea puntuta, dolomitica :))

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