venerdì 25 febbraio 2011

Di modi piacevoli di passare il tempo, di processi mentali erratici e dell'ennesima torta al cioccolato

L'ho detto tante volte: sfogliare ricettari è uno dei modi di passare il tempo che amo di più.

In genere mi siedo al tavolo della cucina, magari con una tazza di tè verde, e con in mente un ingrediente cerco ricette.

La ricerca, che comincia in modo mirato, fatalmente e quasi subito comincia a prendere vie eccentriche e deraglia: di rimando in rimando mi ritrovo circondata da decine di libri, a leggere ricette che con l'idea originale non hanno niente a che fare.

Ma in fondo è sempre stato questo il mio modo di studiare o leggere: non riesco a non creare connessioni (a volte chiare solo a me), a farmi sedurre da intuizioni nate sul momento e dalla voglia di verificarle.

Dunque non vi sorprenderà sapere che mi sono imbattuta in questo dolce mentre cercavo tutt'altro; in effetti volevo cucinare un cavolo rosso.

Faccio fatica a ricostruire i passaggi che mi hanno portato da un cavolo rosso ad una torta natalizia al cioccolato, per non dire che li ignoro del tutto.

Ma nella vita mi pare che accada spesso: che ci si imbatta in qualcosa o in qualcuno in modo apparentemente casuale, seguendo percorsi che appaiono erratici ed imprevedibili, in realtà obbedendo a qualche misterioso e impellente desiderio di imbattercisi.

Io almeno la penso così - e tanto più riferendomi a questa torta, che è diventata LA torta di quest'inverno.

Non è poi, in fondo, il discorso che si faceva a proposito della bellissima Amore a prima vista di Wisława Szymborska?



****

Christmas-spiced chocolate cake da Nigella Christmas di Nigella Lawson (con diverse e sostanziali modifiche)


(per una tortiera di 23 cm di diametro)

150 gr di cioccolata fondente
150 gr di burro
4 cucchiaini di caffè solubile
4 uova
150 gr di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 gr di farina di mandorle
1 cucchiaino di cannella in polvere
un pizzico di chiodi di garofano in polvere
buccia finemente grattugiata di un'arancia

per il topping:

il succo di un'arancia
15 gr di burro
1 cucchiaio di zucchero
1/4 di cucchiaino di cannella in polvere
50 gr di mandorle a lamelle


Preriscaldate il forno a 180°.
Imburrate e infarinate la tortiera.

A bagnomaria sciogliete il burro, il cioccolato e i 4 cucchiaini di caffè liofilizzato e mettete da parte.

Montate le uova, lo zucchero e l'estratto di vaniglia fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.

Con mano leggera aggiungete la farina di mandorle, le spezie, la buccia grattugiata dell'arancia.
Versate il composto nella tortiera e fate cuocere per circa 35'-40': tenete presente che si tratta di una torta morbida, dunque il famoso stecchino non potrà uscire del tutto pulito.

Tirate fuori dal forno la torta e lasciatela raffreddare su una gratella.

Nel frattempo, in un padellino, tostate appena la mandorle a lamella e mettete da parte.

In un pentolino fate invece scaldare il succo dell'arancia, il burro, lo zucchero e la cannella.
Cuocete per circa 1 minuto, poi aggiungete le mandorle e mescolate.

Versate tutto sopra la torta, che nel frattempo sarà leggermente collassata al centro - niente paura, va bene così.

Servite, eventualmente, con della panna montata aromatizzata con del Cointreau.

Enjoy!

(Dimenticavo: se usate il succo di un'arancia rossa, le mandorle del topping finiranno per assumere una sottile sfumatura rosata che una mia amica ha dichiarato essere "très chic").


7 commenti:

  1. Invitante la torta ma ancora più suggestivo il passaggio dal cavolo rosso al cioccolato, ma farsi sorprendere e accettare le sorprese - in cucina o da se stessi - non è una delle cose più belle della vita?

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  2. Questi percorsi a zig zag potremmo anche chiamarli incongruenze creative, Ciao.

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  3. incongruenze creative o carsiche sinapsi ( azzardo!!! )
    Buon pomeriggio, cara!

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  4. Saranno pure incongruenze creative, certo è che questa torta sarà il mio prossimo esperimento culinario. Quando sento la parolina magica ("cioccolato"), scatta la mia voglia di cucina.
    Grazie Duck!

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  5. @ Grazia: farsi sorprendere dalla vita mi sembra più che altro una cosa inevitabile e prima la si accetta e prima se ne coglie la bellezza, io credo.

    @ Alberto: perché non lo dici alla Spia?

    @ Giacy.nta: bellissime le carsiche sinapsi! Anche questa me la rivendo con la Spia.

    @ Barbara: ero sicura mi avresti capita. In effetti credo ci sia una parte del mio cervello (una parte consistente) perennemente sintonizzata su quel concetto - cioccolato - e pronta a cogliere anche gli accenni più sottili e a creare le connessioni più labili - vedi quella col cavolo rosso.
    Baci!

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  6. Quanto mi piacciono le tue ricette di cucina! Questa torta mi fa veramente gola! Appena ricompro la cannella la provo!

    un abbraccio

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  7. Che triste per me, non aver voglia di cucinare, se non lo stretto indispensabile :(
    Mi piacerebbe che ad un tratto sentissi in me la voglia di sfogliare un libro di cucina, fortuna lo fa mio marito :D
    Comunque a me capita in internet, cerco una parola e trovo tantissimi siti o blog interessanti. Ma in questo non c'è niente di creativo.
    Ciao e complimenti per la torta!
    Lara

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