martedì 22 settembre 2009

Extremely Loud and Incredibly Close di Jonathan Safran Foer

Ho impiegato più di due settimane per leggere questo romanzo e per me due settimane sono tante per leggere un romanzo simile.

Non voglio dire che non mi sia piaciuto, ché anzi molti sono stati i momenti in cui mi sono sentita parte della storia, assorbita dal racconto, partecipe delle vicende dei personaggi.

Difficile non provare delle emozioni di fronte alla storia di Oskar, bambino di 9 anni che perde il padre nella tragedia del World Trade Center.

Nel tentativo di placare i propri sensi di colpa per non aver risposto all'ultimo messaggio che quella mattina, prima di morire, suo padre ha finito per affidare alla segreteria telefonica, accettarne la morte e insieme trovare il modo di sentirlo ancora vicino, vivo e presente, nel suo primo incontro con l'esperienza umanissima e ineluttabile del dolore, Oskar finisce per entrare in contatto con un'umanità variamente dolente, variamente persa e smarrita di fronte alla vita.

Alcune intuizioni e trovate sono assolutamente brillanti (e mi hanno tanto ricordato The History of Love, romanzo da me molto amato di Nicole Krauss, che di Jonathan Safran Foer è la moglie; e si sente) e l'idea di fondo che per accettare la morte bisogna non aver paura della vita e aprirsi ad essa non è certo originale, ma è bene che venga ribadita, e tanto meglio se la cosa avviene nelle pagine di un romanzo.

Rimane, però, la sensazione che l'autore sia un po' troppo preoccupato di scrivere qualcosa di assolutamente originale (a discapito del realismo del racconto) e si compiaccia eccessivamente del suo stile, che personalmente trovo un po' affettato.
E non c'è niente di peggio, per me, che avvertire questo genere di sottile narcisismo tra le pieghe di una storia.


Jonathan Safran Foer, Extremely Loud and Incredibly Close, Penguin Books 2006.


3 commenti:

  1. ciao duck,
    arrivo qui dal blog di tiziana. Mi piace molto questo tuo spazio e penso proprio che tornerò spesso a farti visita :)
    intanto mi leggo un pò di tuoi vecchi post :)
    a presto,

    wenny

    RispondiElimina
  2. Io l'ho trovato a tratti perfetto. E ho fatto perfettamente bene a passare di qui, perchè Nicole Krauss mi manca del tutto e da te ottengo sempre ottimi spunti!

    RispondiElimina
  3. Ciao Alf!
    Ti consiglio vivamente la lettura del romanzo di Nicole Krauss. Io l'ho letto in inglese, in italiano dovrebbe essere stato pubblicato dalla Guanda. Il titolo dovrebbe essere stato tradotto fedelmente, dunque La storia dell'amore o qualcosa del genere.
    Un saluto!

    RispondiElimina