Qualche giorno fa ho ripreso in mano un testo che portai a un esame all'università, un'antologia della poesia italiana del '900 pubblicata da Mondadori.
Mille e passa pagine di versi e profili biografici e critica letteraria da studiare, metabolizzare, ricordare e di cui riferire.
Ogni tanto rimango basita di fronte alla quantità di informazioni, dati, stimoli da cui la mia mente in quegli anni è stata letteralmente bombardata - senza apparenti risultati: ho dimenticato gran parte di ciò che ho studiato, cosa di cui mi cruccio in modo inverosimile.
E quando ci penso, non riesco a non pensare a quella famosa battuta di Lella Costa che dice più o meno: perché ricordo per filo e per segno tutto il testo di 44 gatti in fila per 6 col resto di 2 e tutti i nomi dei figli di Al Bano e Romina Power e solo poche parole smozzicate dei capolavori della poesia studiati al liceo?
Ecco, appunto.
Mi sono sempre consolata di questa sorta di deficit della memoria pensando che però, di tutti quegli anni di studio matto e disperatissimo, qualcosa mi è rimasto: una sorta di mappatura mentale della mia biblioteca che mi consente di ritrovare in tempi di solito brevissimi il luogo fisico, cioè il libro, in cui reperire una delle tantissime informazioni che nel dettaglio sono state allegramente rimosse dai miei pochi neuroni.
Per cui, stamattina, prendendo in mano questo libro, sono andata subito a cercare questa poesia, che ricordavo essermi piaciuta moltissimo.
È di Nelo Risi, di cui, ça va sans dire, non ricordavo nulla.
Ho dunque riletto il breve profilo introduttivo alla scelta di versi che l'antologia di cui sopra proponeva e in una selva di frasi per me criptiche (Di qui anche il "gusto per la scheggia verbale ed il graffito" (Forti) e una tendenza alla specializzazione nell'epigramma che tuttavia è sempre pronto a convertirsi, per politicità immanente, in ciò che ancora Forti ha chiamato "ideogramma lirico" etc etc. e ancora: Risi sa bene che anche - o specialmente - il professionalismo e il compiacimento per il risultato possono essere, per un poeta, "alibi cinico della questione meridionale" - questa proprio mi sfugge...) sono venuta a sapere che è nato aMilano nel 1920 e che ha studiato medicina, che ha fatto la guerra in Russia e quando è tornato si è trasferito a Roma e che ha cominciato a scrivere poesie e a lavorare, come il fratello Dino, nel cinema.
A me basta così.
Mi basta leggere questi versi.
Il resto lo lascio ai critici - e agli studenti con più memoria di me.
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Sotto i colpi
C'è gente che ci passa la vita
che smania di ferire:
dov'è il tallone gridano dov'è il tallone,
quasi con metodo
sordi applicati caparbi.
Sapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre, e come sotto
è tenero l'istrice.
(da Pensieri elementari, 1961)
Cultura è ciò che resta quando si è dimenticato tutto. Parola di uno che conosce a memoria risultati e marcatori di tutte le partite dei Mondiali di calcio del '74 ma che si potrebbe facilmente persuadere del fatto che la "Cedrata" è un'opera minore del Tassoni.
RispondiEliminaEro in pensiero. Ti aspettavo. Temevo di cominciare il mercoledi' senza la "tua" poesia.Non conoscevo quella che tu pubblichi di Nelo Risi.Interessante! Ma- posso dire la verità ?- mi piace solo grazie alla profondità e alla sensibilità del tuo commento.
RispondiEliminaEvviva Duck!
Grazie davvero Duck, per l'introduzione e per la poesia che hai proposto. Nelle tue parole ho trovato il mio riscatto per le ore perse dietro il letterariese vuoto ed inutile, in quelle di Risi qualcosa che ho sempre saputo e che mi piace veder espresso proprio nel suo modo.
RispondiEliminaBacione.
E' una grande poesia, a mio avviso. Con poche parole, Risi entra nell'animo.
RispondiEliminaGrazie cara Duck, non conoscevo questo poeta.
Buona serata!
Lara
Ignoravo completamente questo poeta e ora devo andarmi a gustare qualche altro suo verso. Mi ha molto incuriosito. Buonanotte Duck !
RispondiEliminasai che ho visto ora il tuo negozio su etsy? ora me lo guardo per bene, ma ci sono delle cose che già a un primo sguardo mi piacciono molto!
RispondiEliminaterrò presente per qualche regalo...
p.s.
RispondiEliminaSapessero
che disarmato è il cuore
dove più la corazza è alta
tutta borchie e lastre, e come sotto
è tenero l'istrice.
mi fa venire in mente molti miei studenti...
@ Spione: fai bene a ricordarmelo, io spesso mi avvilisco solo pensando a quello che è andato perso. Quanto alla tua memoria è davvero prodigiosa - per alcune cose, vero?
RispondiElimina:-)
@ Grazia: troppo buona, grazie!
@ Giacy.nta: me lo immagino quanto letterariese ti sarai dovuta sorbire, anche più di me. Per fortuna che anche in dosi massicce non uccide l'amore e il piacere di leggere poesie e narrativa.
@ Lara: sì, anche a me piace questa brevità e compattezza. È una poesia secca, nient'affatto sentimentale, ma al tempo stesso di grande sentire.
@ Marilì: a quanto ho capito Risi ha avuto diversi "periodi" - come Picasso. Potresti trovare diverse sorprese!
@ Gaia: e a me fa venire in mente me stessa quando ero più giovane.
Mi farebbe piacere aiutarti con qualche regalo: sono qui (anche) per questo!
Mi piace venire a fare una visita al tuo blog, soprattutto il mercoledì (o il giovedì...). Sei già stata fonte di ispirazione nell'acquisto o rilettura di qualche libro. E ora non sai quanto mi ritrovo in quello che racconti, quella sensazione che tutti quei dati, date, nomi, eventi, libri, si siano dissolti lasciando solo poche tracce sparse. Ultimamente mi sono chiesta spesso che fine hanno fatto gli studi al classico, all'università. Diciamo che mi consolo, ecco, a quanto pare non sono sola :-) Continua a scrivere così, grazie! c.
RispondiElimina@ Ci: non sei la sola, no. Siamo almeno in due!
RispondiEliminaChe belle cose mi hai scritto, grazie. Pensare di aver incoraggiato l'incontro con un libro o un autore mi mette una grande allegria; sei stata gentile a prenderti la briga di venirmelo a dire.
Continuerò a scrivere così, soprattutto perché non so scrivere altrimenti.
Saluti!
Nel mia libreria manca Nelo Risi, cercavo pochi versi che dicessero il necessario, ho incontrato la tua scelta e il tuo commento che calza a pennello con il settembre della sua morte. Ciao Duck
RispondiEliminagrazie Anna Maria, in effetti in un giro di poche righe Risi dice una verità che conosciamo tutti, e senza sbavature o sentimentalismi.
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