domenica 19 settembre 2010

Della domenica, di lavoratori e lazzaroni: Sunday Music

La domenica è per me un giorno sacro - e sia tolta qualunque connotazione devozionale a questa mia affermazione, please.

Lo è perché per molti anni ho lavorato di domenica, prima in una sala da tè a Roma, leziosa come una bomboniera, che proprio di domenica faceva affari d'oro, poi in una orrenda libreria in un orrendo centro commerciale che rimaneva aperto anche durante il fine settimana.

I miei amici andavano a mangiare fuori porta, poltrivano sui prati di Villa Borghese nei lunghi pomeriggi primaverili, andavano al cinema, a vedere una mostra o semplicemente se ne restavano a casa e si ritrovavano a sera rinfrescati, ritemprati, felici come un papa.

Io, invece, in preda alla colite e alle paturnie, servivo vassoi di tè e tisane o risistemavo gli scaffali di libri travolti dal passaggio delle orde dei barbari domenicali, individui che per lo più ignoravano persino che cosa si vendesse in una libreria ma la domenica non sapevano dove altro andare e pensavano che star lì a devastar scaffali fosse, in mancanza di meglio, un modo come un altro di ingannare il tempo.

Quelle domeniche di lavoro, fatica, nervosismo - e diciamola tutta, anche di odio feroce per tutti quei lazzaroni che me le funestavano venendo a prendere il tè o a sfogliar libri proprio dove lavoravo io - sono lontane, per fortuna. Qualche anno fa mi sono ripromessa che solo in caso di vita o di morte mi piegherò ancora alla necessità di trascorrerle lavorando.

Ora, la domenica è per me un giorno speciale.
In qualche modo tutto mio ne ho fatto davvero un giorno sacro.
È un giorno di tempi lunghi, rilassati, direi quasi sognanti: nei limiti del possibile faccio esattamente quello che voglio (e prima di tutto evito di uscire; la Spia mi prende molto in giro per questo motivo).

È un giorno consacrato alla lettura, alla cucina, a un po' di pasticciamenti simil-artistico-creativi, agli amici, cui amo offrire il tè nel pomeriggio.

Soprattutto è un giorno di musica, che aleggia nell'aria a tutte le ore.

La sentite anche voi? Non è una meraviglia?

Spero vi piaccia anche solo la metà di quanto piace a me.

Buona domenica!

P.S.
1. L'immagine all'inizio del post, H 19 Domenica, è un'acquaforte di Francesco Campanoni. Vi invito caldamente a visitare il suo sito, un luogo di poesia e stralunato, delicato umorismo.

2. Il video è un "regalo" che mi ha fatto tempo fa un mio amico telematico che ha molto a cuore la mia educazione musicale (grazie Rigus!).


Ensemble Arpeggiata di Christina Pluhar - Ciaccona di Maurizio Cazzati (1616-1678)



10 commenti:

  1. Il relax delle tue domeniche trasuda dalle tue parole la musica del video è splendida, grazie per avermela fatta scoprire!

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  2. Brava!! hai visto che ci sei riuscita??? ne sono contentissima cosi ti posso seguire molto piu facilmente...a presto!! buona giornata anche a te!! ;)

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  3. @ Federica: Splendida, vero? Ringrazia il buon vecchio Rigus. Un abbraccio

    @ Manusa: Sì, incredibile ma vero ci sono riuscita! :-)
    Grazie ancora e a presto

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  4. ma quanto sono belle le donne musiciste? è una cosa che noto spesso... bellissime. sarà per via della musica? ... ma non divaghiamo :)
    rimanendo sul tema del bello, grazie papera di questo post domenicale, bello da leggere anche se è martedì.
    (nemmeno io esco mai di domenica)

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  5. La domenica per me.. è un sogno da realizzare..
    la domenica per me è una pizza fatta in casa alla sera dopo una doccia tranquilla e lunga.., la domenica per me è una giornata in pigiama e ciabatte con ripetute puntate a letto o divano..

    Bella la musica..emozione allo stato puro. Hai mai ascoltato Autunno da Le quattro stagioni??
    Ad occhi chiusi, un crescendo di emozioni...

    Ciao
    Clelia
    Padova

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  6. @ Clelia: Che belle le tue immagini, parlano proprio di casa, di intimità e di pace.
    L'Autunno mi piace moltissimo e non ho mai capito perché gli sia sempre stata preferita La Primavera. Come dice il nostro caro e comune amico, de gustibus...
    Un abbraccio

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  7. Domenica per noi è, nelle belle giornate di sole anche invernali, uguale a montagna,scarponi e via come la Natalia Ginzburg, anzi temo che proprio per la sua abitudine a camminare in montagna , ci sia venuta l'idea di stancarci su quelle salite erte...
    Domenica dedicata a grandi e creativi momenti pasticcioni in casa se il tempo ci è ostile.

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  8. piace di più la primavera perchè è più 'semplice da asoltare'.. Non so in quanti riescano a capire i vari passaggi da un movimento all'altro scanditi da versi in rima..
    Nell'autunno si passa dalla vendemmia, alla figura dell'ubriaco ( un pezzo di grande virtuosismo..) per poi passare alle nebbie ed ai primi ghiacci... ogni strumento un'emozione, un suono, un verso.
    Ciao
    Clelia

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  9. ciao!!=) complimenti per il tuo blog!!=D mi piace moltisssssssimo!! da oggi sarò sicuramente una tua lettrice fissa!=)ti aspetto da me per due chiacchere se ti va!!=)mi farebbe molto piacere! buon fine settimana a presto vale

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  10. @ Tiziana: Hai perfettamente ragione, le donne musiciste sono bellissime e se non lo sono in senso canonico hanno uno stile, un allure, un fascino tutto loro. Sarò scema, ma mi fa piacere non essere la sola a non voler uscire la domenica. Ogni tanto penso di essere un po' eccentrica! Baci

    @ Clelia: Grazie per la tua analisi. Si sente che è un pezzo che ami molto.

    @ Vale: Grazie della visita. Vengo da te a fare due chiacchiere.

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