venerdì 22 ottobre 2010

Regali golosi di Sigrid Verbert

Sigrid Verbert, alias Cavoletto, è una graziosa ragazza molto intraprendente e molto capace, con uno spiccato senso estetico e un gusto sicuro per le cose belle.

È una brava fotografa, se vi piace il genere 'Donna Hay', ed è riuscita a conquistarsi in pochi anni il consenso affettuoso ai limiti dell'idolatria di molti frequentatori della rete che seguono con religiosità il suo blog.

Questo suo libro non poteva non attrarmi; quando leggo le 4 parolette magiche regali fatti a mano mi dispongo immediatamente alla benevolenza. Quando poi questi regali sono commestibili, la benevolenza diventa entusiasmo.

Da questo punto di vista di idee in questo libro ce ne sono, e molte, e sembrano tutte molto molto promettenti. Sotto questo aspetto Regali golosi merita 4 stelle piene (5 gliele darò, se è il caso, solo dopo aver provato qualche ricetta).

Però la simpatica Sigrid dovrebbe evitare di scriversi i testi da sola, secondo me, o dovrebbe affidarsi a qualche editor molto bravo, perché questo libro, e lo dico sapendo che se mi sentono i suoi fans mi scuoiano viva, è scritto davvero male (mi dicono che il primo fosse peggio; bene, non riesco nemmeno ad immaginare come potesse essere).

Anche il suo blog, secondo me, è scritto male (e di fretta: gli errori di battitura abbondano e, sarò pedante, ma insomma bisognerebbe farci un po' di attenzione; quanti minuti ci vogliono per rileggere un post?), ma un blog, si sa, è un luogo in cui si comunica, volendo, un po' alla buona, un po' - come si dice a Roma - alla famo a capisse, e può andare benissimo così se si vuole costruire con i propri lettori un rapporto intimo, familiare, da 'quattro chiacchiere in libertà con amici'.

Se in rete, però, questo tipo di sciatteria non costa nulla e al limite può anche fare simpatia (a me in particolare no, tengo a precisare), in un libro che costa 25 euro la trovo fastidiosa, un vezzo più che l'espressione di uno stile personale informale.

Molte sono le frasi sintatticamente misteriose, per non dire sgrammaticate, e numerosi e goffi anche quelli che evidentemente sono calchi dal francese, che per una signorina belga saranno anche normali ma per un editor italiano non molto (o almeno così dovrebbe essere).

Infine, ma questo è il mio gusto personale, trovo respingente la leziosità imperante, che temo sia una cifra caratteristica della bella Sigrid, ché anche il suo blog è spesso costellato, come questo libro, di obbrobri come pensierino, confezioncina, marmellatina, cremina e di aggettivi come cioccolatoso, goloso, sfizioso, profumoso, coccoloso etc., per non parlare degli onnipresenti emoticon, che almeno in un libro, e soprattutto in un libro come questo, dalla grafica elegante e curata fino allo spasimo, NON vorrei trovare, per cortesia!

Per fortuna nelle ricette l'italiano torna 'normale' e il tono è sobrio.
Non poteva limitarsi a questo e a delle belle foto?
Sarebbe già stato tantissimo.


Sigrid Verbert, Regali golosi, Giunti 2010.

6 commenti:

  1. ah, come sono d'accordo: ogni volta che c'è una ricetta che mi piace devo passare sopra a tutte quelle scorie ammiccanti e certe volte non nascondo che mi passa la voglia! ciao duck

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  2. concordo. molte idee buone spesso annegate in pessimi testi. peccato perche' a monte si avverte una che ha il "polso della situazione", ma dovrebbe imparare a limarsi e a limare, tagliare, editare, ecc/stefano

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  3. di Sigrid ho RICETTE AUDACI PER CUOCHI GOLOSI e
    mi sono trovata molto bene. Brevi i commenti, chiare le ricette. Ero incuriosita dal Libro del Cavolo.. ma poi ho desistito per dare spazio a spese diverse. Questo non mi incuriosisce. Purtroppo non ho tempo per fare regalini golosi...Ora stop coi libri di cucina. Ultima tornata in arrivo via Amazon....
    Ciao
    Clelia

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  4. Non ho acquistato nessuno dei suoi libri; le ricette che ho provato provengono direttamente dal blog e da alcuni pdf lì presenti. Che dire: ho collezionato alcune ciofeche non indifferenti, che mi hanno maldisposto verso l'autrice... poi la grammatica e il registro fanno la loro, così ho preferito dirigermi decisamente verso altri :)
    Un abbraccio, e grazie ancora per la recensione.

    wenny

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  5. mah, io ho fatto moltissime ricette del blog del Cavoletto e nel 99% dei casi sono stati dei successi che ho bissato più volte. Al top ci sono le varie versioni delle torte di mele ma anche le verdure e le zuppe!

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  6. @ Fé: benvenuta e grazie per il tuo commento. Spero fosse chiaro dalle mie parole che le mie critiche non si riferivano affatto alla bontà delle ricette proposte (conosco persone che cucinano seguendo il blog del Cavoletto e sono entusiaste della riuscita dei piatti), ma allo stile generale - che può piacere o no e che, personalmente, non mi entusiasma - e soprattutto al modo in cui, in un libro non proprio economico e che per altri versi (fotografia e styling) è un prodotto ottimo, sono stati confezionati i testi, che a volte ho trovato quasi illegibili e scritti in un italiano ai limiti della barbarie. Ma la mia è anche deformazione professionale oltre che fastidio da lettrice!
    Grazie ancora del tuo contributo, buona giornata

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