domenica 6 febbraio 2011

Sunday Music: Don't forget - Hindi Zahra

Oggi vi lascio con Hindi Zahra, che ho ascoltato per la prima volta proprio questa settimana.

È una cantante marocchina che da quasi vent'anni vive a Parigi e canta sia in inglese sia in berbero.

Essendo io assai ignorante di musica, non vi so dire che genere faccia, né se si iscriva in una particolare corrente o scuola.

Mi pare però che la sua sia una scelta di garbata contaminazione di sonorità jazz, etniche, folk, blues.


Quel che posso dirvi per certo è che mi piace e che ho avuto qualche difficoltà a scegliere quale delle sue canzoni farvi ascoltare.


Poi ho deciso.

Questa Don't Forget mi ha letteralmente ipnotizzata.

Il che vuol dire che se capitaste mai da queste parti, mi sentireste senz'altro canticchiarla o mugolarla mentre pasticcio in balcone con le mie piante grasse o cucino o penso alla nuova collana da fare.

Magari non da me, ma ditemi: non vi piacerebbe sentirvela cantare come ninna nanna, sussurrata dalla voce che vi è più cara?

Buona domenica! 







11 commenti:

  1. Ero qui in attesa della tua musica per cominciare al meglio la mia domenica di ospiti e giri bruxellesi.

    Si' che mi piacerebbe sentirmela cantare come ninna nanna da una voce amata. Per ora mi accontento di Hindi Zahra.
    Grazie!

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  2. Io invece ho il privilegio di poterla sentir cantare dalla voce che sai.
    Grazie!

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  3. Dolcissima ed elegante. Non la conoscevo, grazie!

    P.S.
    Avevo proprio ieri visto la tua collezione...
    Bellissimi pezzi!

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  4. Cara, io ho il solito problema della connessione. Ma me la segno nella mia cartellina a te dedicata :) così alla prima occasione la sento.

    buona domenica

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  5. @ Grazia: che bello pensare che le tue domeniche inizino anche con la musica che scelgo. Grazie per avermelo detto.

    @ Spione: :-)

    @ Giacynta: Hindi Zahra è abbastanza nota in Francia; qui in Italia praticamente non la conosce nessuno.
    P.S. Grazie!

    @ Iulia: hai una cartellina a me dedicata? Eh ma che bello. Buon lunedì!

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  6. Segretuccio: la tua musica della domenica la ascolto il lunedì mattina in ufficio. Poi faccio una passeggiatina furtiva presso gli altri blog amici, leggo una recensione lì, il racconto di un viaggio là, e la settimana inizia col sorriso.
    Buon lunedì!

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  7. Bella bella. Non la conoscevo. Grazie.

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  8. @ Barbara: fortunatamente la mia musica della domenica non ha scadenze. Mi piace questo tuo cercare dei viatici, per così dire, per l'inizio della settimana.
    Buon lunedì a te!

    @ Alberto: felice di essere stata un tramite.

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  9. La grazia delicata e avvolgente di questa voce che ricalca sonorità di un tempo che fu, mi ha cullato dolcemente. E mi ci voleva proprio, che stasera è aria grigia di pensieri che si rincorrono come nuvole inquiete. Ma capita a tutti, no ? Goodnight darling (& thanks)

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  10. non si potrebbe, qualche volta, così per interrompere la routine, avere un post a sorpresa? Che so, di lunedì. O di giovedì. O magari di domenica, ma sulla pizza.
    Questa musica non l'ho capita, carina sì ma non mi ha per niente ipnotizzata, e ci son rimasta male dopo la presentazione che mi aveva creato grandi aspettative. Misteri dell'udito, pari almeno ai misteri del palato: nessuno sente gli stessi suoni, nessuno percepisce gli stessi sapori, e soprattutto nessun suono o sapore evoca le stesse emozioni. Però mi piacerebbe veramente sentirtela cantare in bagno, (io dentro, che cerco di svitare il sifone alla ricerca di un orecchino perduto, tu fuori che canti e ti colpevolizzi per il presunto sudiciume delle viscere del sifone medesimo).
    Commento assurdo, dovuto all'insonnia, buon martedì!

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  11. @ Marilì: capita a tutti, altroché, di avere sere e mattine e pomeriggi interi di pensieri grigi. Ma, come si suol dire, poi passano.
    Un abbraccio

    @ Esmé: l'ho detto altre volte, a me piace seguire piccoli riti e rituali che han senso anche solo per me. Se poi son condivisi con altri sono anche più contenta, ma ovviamente non è necessario, né per me che ne godo lo stesso né, tanto meno, per gli altri.
    Quanto alla musica hai ragione: è un mistero. Credo sia proprio questo a farne un'esperienza tanto coinvolgente dal punto di vista emotivo: ognuno ci sente il canto delle sue sirene, spesso incomprensibile agli altri.

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