venerdì 20 maggio 2011

Di piloti automatici, di piccole accortezze e di una torta all'ananas

Ora, è evidente che in questa casa si continui a cucinare, e tutti i giorni, due volte al giorno.

Però, sempre per il discorso che facevo nel post precedente, sembra che ultimamente non ci sia più il tempo, per me, di dedicarmi ad una delle attività che in assoluto mi piacciono di più: sfogliare riviste e libri di cucina e farmi ispirare da qualche novità.

E dunque cucino con il pilota automatico, attingendo a quell'archivio esclusivamente mentale ("ah, allora siamo a cavallo", potrebbe commentare la Spia) in cui sono raccolte tutte le ricette che conosco e faccio da anni e potrei riprodurre praticamente ad occhi chiusi e a testa in giù, tanto per rendere l'idea.

Unica eccezione, ultimamente, questa torta all'ananas.

Un'eccezione per modo di dire, perché in realtà non è una ricetta nuovissima: è stata già testata e con risultati ambivalenti anni fa, nella mia cucina africana.
L'ambivalenza del risultato fu dovuta al fatto che innegabilmente la torta ci piacque, ma che gran parte del caramello speziato che la ricopriva fuoriuscì dalla tortiera durante la cottura e si sparse sul fondo del forno, creando uno strato bruciato della stessa durezza del granito e appiccicoso come l'asfalto che si scioglie in estate.

Sinceramente non ricordo come riuscii a ripulire quell'inferno: dev'essere stata un'esperienza talmente traumatizzante da indurre il mio inconscio a rimuoverla, perché venissero preservati un minimo equilibrio mentale e la voglia, in un futuro forse non troppo lontano, di riprovare l'esperienza.

Ci ho messo circa 6 anni per avere il coraggio di rifare questa torta e devo dire che nessun evento catastrofico e infausto si è abbattuto sulla mia cucina e sulla mia fragile psiche.
Per scongiurare il delirio è bastata qualche piccola accortezza, e del tipo - come dire - intuitivo, che cioè non richiede particolari elucubrazioni o lampi di genio.

Devo ricordarmi che spesso nella vita basta davvero solo questo: è un pensiero molto confortante. 

****

Pineapple, cinnamon & allspice cake da Falling Cloudberries di Tessa Kiros (con sostanziali modifiche che riguardano la quantità di burro e zucchero, nella versione originale per me stupefacenti, ecco)

(per una tortiera di 24 cm di diametro, possibilmente a cerniera)

miscela di spezie

5 chiodi di garofano
1 stecca di cannella
1/2 cucchiaino di allspice (una spezia giamaicana: io non l'avevo e, in modo del tutto arbitrario, ho invece aggiunto una grattata di pepe nero, una di noce moscata e un pizzico di zenzero in polvere)
la scorza di mezzo limone

sciroppo

succo di un'arancia
60 gr di burro
70 gr di zucchero di canna (io ho usato il Mascobado del commercio equo)
1 ananas fresco (io ho usato un ananas in scatola, scolato del suo succo: ho usato le fette necessarie a ricoprire il fondo della tortiera)

per la torta

125 gr di burro
125 gr di zucchero di canna
3 uova
250 gr di farina 0
2 cucchiaini di lievito per dolci
185 ml di latte


Preriscaldate il forno a 200°, mettete le spezie in un macinaspezie e poi tenetele da parte, foderate la tortiera con un foglio di carta di alluminio facendolo ben aderire alle pareti e al fondo; avvolgete anche l'esterno della tortiera con un secondo foglio di alluminio.

Preparate lo sciroppo: in un pentolino mettete il succo d'arancia, il burro, lo zucchero e 1/2 cucchiaino delle spezie che avete preparato e portate a bollore. 
Abbassate la fiamma e fate sobbolire fino a quando lo sciroppo non sia leggermente ispessito.

Se usate l'ananas fresco pulitelo e tagliatelo a fette; se siete degli sciattoni pigri come me aprite la lattina di ananas in scatola e scolate le fette: disponetele sul fondo della tortiera in un solo strato, cercando di creare - se siete degli esteti - anche qualcosa che potrebbe assomigliare a un disegno decorativo: con l'ananas non è difficile, se ci sono riuscita io ci può riuscire chiunque, forse anche le mie gatte.

Indi montate con le fruste elettriche il burro fino a ridurlo in crema, aggiungete lo zucchero, poi la farina e il lievito setacciati insieme. 
Aggiungete il latte, mescolate.
In ultimo, unite mezzo cucchiaino di spezie e amalgamate.

Versate sulle fette di ananas nella tortiera lo sciroppo che avete fatto bollire, poi l'impasto della torta.

Cuocete in forno per circa 10', poi riducete la temperatura a 180° e proseguite la cottura per circa 1 ora e 10': la torta dovrà essere bella dorata e il solito stecchino dovrà uscire asciutto.

Togliete la torta dal forno, aspettate che si raffreddi un poco, poi rovesciatela con grazia e disinvoltura sul piatto in cui la servirete, rimuovendo ovviamente il fondo della tortiera e il foglio di carta d'alluminio: attenzione perchè lo sciroppo sarà liquido e moooolto caldo - ve lo dico perché, come  si suol dire, ho già dato.

La torta è ottima con del gelato alla crema; alla Spia, però, piace così com'è.

Enjoy!

16 commenti:

  1. Oh, quanto mi piacerebbe saperne di più sulla*mia cucina africana*: ogni volta che leggo quelle poche parole vengo investita da una folata di vento caldo e dai colori roventi del tramonto... chissà, magari un giorno il mio desiderio sarà esaudito {tra l'altro ricordo vagamente un tuo accenno ad un paio di dolci che hai sperimentato laggiù... potrebbe essere che in uno ci fosse la malva? sto sognando io?} :)
    Baci, buon we,

    wenny

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  2. Beata te che puoi cucinare col pilota automatico. Io in automatico apro solo scatolette. Mi ci provero', pero', giuro che mi ci provero'. Sarai la prima ad assaggiare (e questa, forse, è una minaccia)
    g

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  3. Sottoscrivo quanto hai detto a proposito dell'uscita dal labirinto del delirio. C'è una relazione tra le croste nel forno ed i pensieri ossessivi. Bacione

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  4. Cara Duck, che dirti davanti ad una torta così ... spettacolare? Hai un pilota automatico tutto per te che fa voglia. Io mi sento come Grazia, con la differenza che proverei terrore a farti assaggiare un mio tentativo di copiare questa ricetta :(
    Sei bravissima e deliziosa persino nello scrivere una ricetta.
    Ciao e a presto!
    Lara

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  5. ma quant'è buona la torta di ananas rovesciata! la faceva la mia nonna, senza le spezie, e ne andavo matta. perché non la faccio più da anni???? devi passare tu per ricordarmela, e questa versione speziata mi ispira ancora di più

    a presto, gaia

    p.s. è tornato savero, hai visto? :-)))))

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  6. Cara Duck, questa torta è buona già in foto. Non oso immaginare una volta in bocca! Settimana prossima la preparerò. Purtroppo ora sono senza ananas altrimenti sarei già in cucina!

    un caro abbraccio

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  7. @ Wenny: come sei romantica, cara Wenny! La mia cucina africana era tutto tranne che romantica: spesso visitata da formiche, ragni (orrore) e, qualche volta, addirittura scarafaggi (orrore e abominio), spesso senza elettricità - e lì anche le piastre erano elettriche - e dunque con il freezer sempre a rischio di andare a ramengo. Ma è stata una cucina piena di sperimentazioni e tè delle cinque e chiacchiere e risate, anche se spesso al buio.
    Quanto al pudding sudafricano, c'entra sì la malva, ma solo nel nome: si chiama infatti malva pudding ed è una specie di sticky toffee pudding, cioè una goduria pazzesca.

    @ Grazia: dopo l'horror crostata che vi ho ammannito a Bruxelles come minimo puoi permetterti di farmi mangiare qualunque tuo esperimento.

    @ Giacy.nta: eccome se c'è questa relazione. Allora non sono la sola, bene.

    @ Lara: niente terrore in cucina. Tutt'al più si va tutti all'ospedale a farsi una lavanda gastrica, dai, che vuoi che sia! Saluti!

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  8. @ Gaia: questa nonna che torna nei tuoi ricordi dev'essere stata una meraviglia. A me tra l'altro l'ananas non piace, sai? E infatti le fette sopra le faccio tutte mangiare alla Spia, ma l'impasto che sa di ananas e spezie mi sembra davvero buono.
    (Saverio è tornato! E ho provato a fare anche la zuppa di bucce di piselli, ma è venuta una roba che non si poteva mangiare :-(

    @ Iulia: mi farai sapere, nel caso? Saluti affettuosi

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  9. Devo smetterla di leggere i blog prima di andare a dormire. Mi hai fatto venire l'acquolina in bocca...sappilo :-p
    Un saluto e complimenti per il blog!

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  10. Beata te che hai ancora il pilota automatico per cucinare! Io devo averlo dimenticato in un qualche aeroporto. Come spesso dico: la mia vena gastronomica si è esaurita sulle strade che faccio come pendolare e solo in periodo di ferie (invernali) riesco a cucinare brasati al barolo o risotti al Castelmagno. Questa torta la conoscevo, è buona. Dalle mie vecchie reminiscenze rispunta anche il nome della Torta di amaretti. La conosci?
    Bye&besos

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  11. Terribile deve essere stata l'esperienza del caramello pietrificato sul fondo del forno. E finalmente hai rimosso per arrivare a rifare questa bontà, ché me lo sento il gusto.

    Pilota automatico sì, ma ogni tanto si può disinserire per piccole virate e cabrate che rendono un po' vario il volo ripetitivo. Ciao.

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  12. @ Marcello: benvenuto! Può essere in effetti controindicato leggere certi blog prima di andare a dormire :-)

    @ Alberto: il bello del pilota automatico è proprio questo, che si può disinserire, come dici tu, quando si vuole. Saluti (il caramello pietrificato sul fondo del forno è veramente un'esperienza che non auguro a nessuno)

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  13. Adoro l'ananas. Puoi immaginare quanto mi attiri questa torta... Proverò...
    Grazie
    Giulia

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  14. @ Giulia: buttati! E fammi sapere, se vuoi.

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  15. Vorrei dirti grazie per il commento lasciato a Tiziana e per tutte quelle belle cose che hai scritto su di me.
    Sono davvero commossa.

    Grazie

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  16. @ Daniela: grazie a te. "Quando le parole ci sono, bisogna usarle" diceva De Filippo. E io le ho usate! Saluti!

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