C'era gente molto simpatica, interessante e garbata (persone normali, insomma, se così si può dire, anche se in questi tempi bui in cui ci tocca vivere le "persone normali" di questo genere sembrano essere in via di estinzione) ed un po' di amici cui vogliamo bene e che ci fa sempre un gran piacere vedere.
Io ho riso come un orco e mangiato e bevuto molto più di quanto avrei dovuto - la padrona di casa è una giapponese che ha imparato a cucinare come la Marietta dell'Artusi, mettendo a frutto quella determinazione da kamikaze, quella ricerca della perfezione e quella cura estrema del dettaglio che paiono essere caratteristiche imprescendibili di certo spirito nipponico.
Ho naturalmente fatto qualche gaffe e, in un paio di occasioni, anche la figura della demente (un must, per me, nelle occasioni conviviali) e, più in generale, mi sono divertita da matti.
Per questo stamattina (benché sia lo spettro di me stessa; devo ricordarmi di non bere vino la sera, nemmeno sotto tortura) ho deciso che volevo portare qui la bella sensazione di leggera euforia che mi è rimasta appiccicata addosso da ieri sera.
Lo faccio con un video che, ogni volta che lo guardo, ha su di me effetti quasi catastrofici: mi prendono attacchi di fou rire ingovernabili - e quando rido, e rido forte, dicono che faccio addirittura un po' paura.
Si tratta di un omaggio, irriverente ma credo affettuoso, del grande David Riondino (un altro della lista dei possibili corni che potrei, nel caso, mettere alla Spia; tanto per confermarvi che in effetti i miei gusti in fatto di uomini possono essere considerati eccentrici) al grande Franco Battiato.
Franco Battiato è spesso oggetto di discussioni e arguti battibecchi tra me e la Spia, che non ne sopporta i testi astrusi e a suo giudizio pretenziosi, i motivi a volte troppo ammiccanti alla musica elettronica, la spocchia da intellettuale sofisticato e le arie da santone ("non che ne voglia dir male", commenterebbe Woody Allen).
Io l'ho invece molto amato quando ero più giovane e ancora oggi certe sue canzoni mi emozionano in modo indicibile.
Quando la Spia me lo demolisce lo difendo a spada tratta, arrivando a sostenere tesi assurde e paradossali, ma per gioco.
Devo confessare, infatti, che non ho una grandissima simpatia per il personaggio (che mi sembra, d'altra parte, non si sforzi molto di suscitarne, ma magari mi sbaglio) e penso di essere obiettiva riguardo certi suoi lati indubbiamente "respingenti".
Detto ciò, guai a chi me lo tocca!
A meno che non si tratti, ovviamente, dell'irresistibile David Riondino, toscanaccio stralunato e dissacrante, sì, ma anche generoso e rifulgente di grande ironia e intelligenza.
Buona domenica!
(se sentite in lontananza una risata da orco, non vi preoccupate: sono io).