lunedì 20 aprile 2009

Dei traumi infantili (degli altri) e di una pasta con le zucchine



Non so voi, ma io ho notato che se mangio un piatto di pasta a pranzo, alle 3 del pomeriggio ho di nuovo una fame bestia che mi indurrebbe ad addentare un polpaccio della mia dolce metà (se non fosse tanto magrolino e dunque di poca soddisfazione).

Ho quindi deciso, indipendentemente da ciò che dicono i libri e gli studiosi (in realtà non mi sono affatto documentata), che d'ora in poi, se posso, mangerò carboidrati la sera e proteine a pranzo.

Per la pasta non ho mai fatto follie, preferisco di gran lunga mangiare la pizza (come ho già scritto un po' di tempo fa), o al limite una bella fettona di pane con l'olio, piuttosto che un piatto di spaghetti al pomodoro (bestemmia per le orecchie della Spia).

Però ogni tanto, la pasta ci vuole. Ne sento proprio il bisogno, e lo assecondo. Non avendo ancora il coraggio di farmi un piatto di spaghetti al tonno, ho optato per una ricetta che mi incuriosiva da un po', da quando ero ancora a Lusaka, dove però il mascarpone (ce n'è poco poco, e la ricetta prevede anche eventualmente di sostituirlo con del formaggio fresco, ma non lo farei mai!), quando lo si trovava, e non era andato a male o muffito, costava quanto il tartufo. Stasera era arrivato il momento che aspettavo da un po'.

La ricetta proviene da Rachel's Food for Living, quarto libro di Rachel Allen, e io le ho apportato qualche modifica:


Rigatoni with courgettes, lemon & basil
(non c'è bisogno della traduzione, vero?)

dosi per 2 persone (di cui una a dieta):

mezza cipolla (l'ho aggiunta io; non concepisco un sugo di nessun tipo senza un po' di cipolla)
170 gr. di pasta corta (io ho usato penne di farina integrale)
1 cucchiaio di olio di oliva
2 zucchine
50 gr. di mascarpone
1 cucchiaio di latte
la scorza di mezzo limone
basilico
sale e pepe

Mettete sul fuoco la pentola con l'acqua.

In una padella grande abbastanza per poter contenere più tardi la pasta da ripassare, mettete la cipolla tagliata finissima e, dopo averla bagnata con l'acqua (non abbiate timore di farla affogare, mettetene), lasciatela cuocere, evitando che tutto il liquido evapori. Quando la cipolla vi apparirà morbida e trasparente, e quasi tutta l'acqua sarà sparita, aggiungete un cucchiaio di olio e continuate a far cuocere la cipolla, girandola con un mestolo in modo da coprirla tutta con l'olio.

Da quando sono a dieta questo è il mio modo di cuocere la cipolla. Si evita di usare troppo olio. Ci sono arrivata da sola (non che ci voglia chissà cosa...), a naso, finché ho scoperto, per caso, che anche la mia nonna paterna, la mitica nonna Olga (che non ho mai conosciuto, è morta all'inizio degli anni '60), che non aveva di sicuro nessun tipo di preoccupazione di peso, nel senso che era un donnone giunonico immune da qualsiasi complesso, cuoceva sempre la cipolla così. Mi piace pensare che in qualche modo, dentro di me, abbia agito il ricordo inconsapevole delle migliaia di volte in cui nonna Olga ha compiuto quei gesti che ora compio io nella mia cucina, e questo 'ricordo' si sia fatto strada nella mia memoria genetica.

Comunque sia, quando la cipolla sarà cotta e insaporita dall'olio, aggiungete le zucchine.


Ora, Rachel Allen è bravissima, io sono una sua grande fan. E' simpatica e carina, e un'ottima cuoca. Però è irlandese, e non bisogna dimenticarselo. Quindi per lei le zucchine possono cuocere per 3-4 minuti. Ora, anche tagliate fini fini con la mandolina come ho fatto io, le povere zucchine devono cuocere una decina di minuti. I cuochi anglosassoni risentono probabilmente di quotidiani traumi subiti fin da piccoli, ad opera delle loro mamme e delle cuoche delle mense scolastiche, che gli hanno sempre ammannito verdure 'boiled to death' (bollite a morte), prive ormai non solo di qualsiasi sostanza nutritiva, sale minerale o vitamina, ma soprattutto di ogni parvenza di sapore, colore e consistenza. Quindi, per reazione, prevedono tempi di cottura ridicoli: 30 secondi per un fagiolino, 3 minuti per le zucchine, 10 per una patata. Bisogna comprenderli, e compatirli, e fregarsene allegramente delle loro indicazioni sui tempi di cottura delle verdure, e proseguire serenamente.

Dunque, fate cuocere queste zucchine a fuoco alto per una decina di minuti, agitando la padella, mescolandole con il mestolo, insomma, non perdetele d'occhio, non le fate attaccare!

Intanto, l'acqua avrà cominciato a bollire, voi avrete calato la pasta e avrete spento il fuoco sotto le zucchine, dopo averle salate e pepate.

In una ciotola amalgamate il mascarpone, il latte, la buccia di limone e tutto il basilico che volete, aggiungete il tutto alle zucchine e quando avrete scolato la pasta trasferitela nella padella e ripassatela per un minuto sul fuoco, così da far amalgamare tutti i sapori.

Servite immediatamente, con una bella grattugiata di parmigiano (che io non ho messo).

Enjoy!



Rachel Allen, Rachel's Food for Living, Collins
, London 2007.

4 commenti:

  1. sembra buona. ma assicuro che in padella grande le zucchine possono cuocere anche in tre minuti, soprattutto se le si mette sotto sale prima.
    in generale comunque concordo: gli anglosassoni hanno la mania delle verdure crunchy: ad esempio gli asparagi... che a me fanno schifo se non sono ben cotti, con la punta che dolcemente inizia a reclinarsi.....detto ciò gli irlandesi le patate peroò in generale le cucinano da dio
    sulle zucchine: io ormai quasi sempre le lascio sotto sale prima, anche solo mezz'ora... dopo fa la differenza: rimangono più croccanti. ciao a dopo

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  2. ciao stefano!
    mi consigli di metterle sempre sotto sale le zucchine?
    mi ricordo che c'è una ricetta sul tuo pausa pranzo, le zucchine con le uvette e i pinoli, che ho fatto più di una volta e mi piacciono da morire, e lì in effetti tu dici di metterle sotto sale e poi di cuocerle a fiamma alta per una decina di minuti. la prossima volta me ne ricorderò e farò come dici tu.
    c'è un'altra ricetta di zucchine che faccio sempre d'estate, di jamie oliver, sul suo libro 'italiano', davvero eccezionale, con scorza di limone e filetti di acciuga. mai provata?
    buon lavoro!

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  3. ciao duck
    sì, la salatura sempre consigliata.
    la ricetta in JO: suppongo di si: acciughe e zucchine e limone, abbinamento classico... se trovo zucchine piccole e sode a me piacciono molto crude, con menta aglio e pomodorini
    s

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  4. ciao stefano,
    tanto ho detto e tanto ho fatto, alla fine le ho rifatte le tue zucchine con i pinoli e l'uvetta... che bontà! ci scriverò un post appena ho tempo.
    mia suocera è una grande sostenitrice delle zucchine crude in insalata, lei ci mette basilico e parmigiano. che bello che comincino ad apparire queste verdure estive, io non ne potevo più di broccoli!

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