sabato 14 novembre 2009

Della paura del rifiuto, del parlare di sé e di un gioco

Quando ero piccola, mi guardavo bene dall'avvicinarmi a qualsiasi bambino o bambina pronunciando la fatidica frase: "Giochiamo insieme?".
Piuttosto mi sarei fatta scorticare viva.
Pur di non rischiare un rifiuto o una risposta poco entusiastica, preferivo starmene da sola a leggere una favola o a parlare con qualche pupazzo.

Se però qualcuno mi si avvicinava rivolgendomi lo stesso identico invito, rispondevo sempre contentissima di sì. A tutti. (Unica eccezione, che io mi ricordi, in tutta la mia infanzia: un bambino di nome Danilo, obeso e dai capelli rossi, che trovai immediatamente tanto repellente dal punto di vista fisico e intollerabile da quello caratteriale da rifiutare il suo invito senza neanche sforzarmi troppo di motivare il mio no in modo convincente).

Per fortuna con l'età ho imparato ad avvicinarmi ai miei simili, fregandomene il giusto delle possibili reazioni poco entusiastiche (che in genere non ci sono, se agli altri ci si accosta con garbo e misura), quanto meno non dandole per scontate al punto da farmi rinunciare.
Da bambini il rifiuto da parte degli altri ci trova inermi: gli altri sono tutto.
Da adulti si spera di avere altri stimoli, oltre al bisogno (naturale, giusto e bellissimo) della condivisione e, soprattutto, altre risorse per far fronte - eventualmente - ad un due di picche.

Tutto questo per dire che quando stamattina ho trovato un messaggio di Sara di Wennycara che mi invitava a giocare con lei e con altri bambini, mi sono immediatamente ritrovata bambina e ho risposto subito di sì.

Ecco il gioco:


1. 6 nomi con cui ti chiamano

Il primo è il mio, Alessia.
Poi viene senz'altro Pisi (abbreviazione di Pisellina), appannaggio esclusivo di mia sorella Sabina; presente anche nel mio indirizzo di posta elettronica, questo nomignolo viene regolarmente preso per il mio cognome: per molte persone, dunque, io sono la Signora Pisi.
Per molti amici sono la Papera.
Esistono poi gli innumerevoli e sempre nuovi soprannomi con cui mi apostrofa la Spia.
I primi che mi vengono in mente sono Pipi, Parolis e Pallini.


2. 3 cose che indossi in questo momento

Non farò la mia miglior figura, ma tant'è.
Ho indosso una tuta nera, un cardigan acquistato forse venticinque anni fa a Porta Portese da mia madre, bianco con dei bellissimi bottoni argentati e maniche ahimé troppo corte e una sciarpa grigia regalatami anni fa da una mia carissima amica.


3. 3 cose che hai fatto stanotte, ieri e oggi

Stanotte, non so voi, credo di aver decisamente dormito.
Ieri, tra le altre cose, ho anche lavorato a maglia uno scaldacollo grigio, da regalare ad un amico che vedrò la prossima settimana a Milano.
Oggi, se c'è una cosa che sicuramente farò, è lavorare.


4. 2 cose che hai mangiato
Stamattina fette biscottate con marmellata di frutti esotici del commercio equo e solidale; prima di pranzo, una noce brasiliana (le adoro).


5. 2 persone a cui hai telefonato oggi
Per ora una soltanto, la mia amica Rosalia, per avere una consulenza gastronomico-culinaria (pasta con le cime di rapa).
Prevedo una telefonata più tardi alla momma.


6. 2 cose che farai oggi
La pausa per la consueta tazza di tè verde intorno alle cinque e mezzo e forse una visita in erboristeria per rifornirmi di Yogi Tea.


7. 3 bibite preferite
Prima tra tutte l'acqua, di rubinetto, possibilmente fresca.
Poi il tè.
Infine, in dosi omeopaticissime, il chinotto.


8. 3 cose che desideri intensamente

Che le persone che amo siano felici e serene.
Che io riesca finalmente a capire che cosa voglio fare da grande.
Essere sempre e comunque me stessa, nel bene e nel male.
(Baro, ma devo assolutamente aggiungerne una quarta, futile ma per me, al momento, motivo di ossessione: la vetrinetta Granemo, che all'Ikea di Firenze, per qualche oscura volontà del fato, non esiste).

A questo punto dovrei passare la palla a 4 persone.

Premettendo ovviamente che sono assolutamente libere di rifiutarsi di giocare con me (e sarà forse, allora, la vendetta tardiva del su citato Danilo, schifato quella mattina di giugno di tanti anni fa sulla spiaggia perché giudicato brutto e un po' rompiballe) e ammesso che leggano questo mio invito, vorrei coinvolgere

Artemisia di AAA
T di T-time
Rossella di Holynow
Titti di Tittirossa

che ringrazio fin da ora, nel caso in cui invece risponderanno sì.

Enjoy!

10 commenti:

  1. gentile signora pisi, ringraziandola sentitamente del pensiero, accetto di buon grado l'invito. come ebbi già modo di dirle, ho tempi biblici. ma non disperi e non tema la vendetta del signor danilo, poiché tutto andrà infin per il giusto verso.
    sentitamente sua,
    t di t-time

    (no è che quel signora pisi mi ha fatto scattare sull'attenti. come sempre, godimento nel leggerti. a prestissimo!)

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  2. Gentile T,
    non volevo farLa scattare sull'attenti, ma renderLe un omaggio. Che Lei ha colto comunque, della qual cosa molto mi compiaccio.
    Solitamente non amo i tempi biblici, ma nel Suo caso farò una graditissima eccezione.
    Voglia gradire i sensi della mia più distinta considerazione (questa chiusa me l'ha suggerita la Spia, esperto di lettere formali).

    Signora Pisi

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  3. hai provato in 2a mano ? io trovo di tutto su kijii e so che anche in italia c'e

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  4. Ciao Vera!
    Grazie per l'interessamento e il consiglio (evidentemente non sono l'unica a dannarsi per l'Ikea!). In realtà pare che a Firenze questa vetrina non si venda molto, dunque ne tengono pochissimi pezzi e quando finiscono ci vuole un po' prima che vengano riordinati. Ovviamente io ho avuto il tempismo di volerla comprare proprio nell'intervallo di tempo che c'è tra un rifornimento e l'altro!
    Ma prima o poi riuscirò a metterci sopra le mani e tu sarai la prima a saperlo!
    :-)

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  5. Che emozione...
    Davvero, non ero mica preparata, sai?
    Grazie di aver raccolto l'invito, di aver partecipato nelle vesti di bambina, di esserti raccontata in maniera così onesta e vivida...
    Che dire, io l'ho apprezzato molto, moltissimo; penso che rileggerò il tutto più volte. Grazie ancora cara :)
    Buona serata,

    wenny

    p.s.: sai che me l'aspettavo che il tuo nome iniziasse con A?

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  6. Ciao Wenny,
    grazie a te di avermi fatto giocare e di avermi lasciato questo bel commento.
    Sono contenta che tu abbia apprezzato l'onestà (oddio, non che ci sia qualcosa da nascondere, figuriamoci che cosa posso nascondere io!): quando si gioca, qualunque sia il gioco, bisogna rispettarne le regole. Altrimenti, meglio restare a leggere una fiaba o a parlare con qualche pupazzo.
    :-)

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  7. sei nomi sono troppi, ma vediamo un po'...rosmarino, così mi chiamava qualche volta la mia mamma...poi pesce veloce del baltico, così quei disgraziati di fratelli...artemisia, dall'erba amara, questo me lo sono data io.

    tutta di nero, ma ho orecchini viola e pantofole di velluto dello stesso colore.

    questa notte, dormito, sognato, accarezzato il gatto che accarezzava me. ieri ho lavorato nel mio studio, e così sarà oggi, ma prima andrò all'università e avrò a che fare con i grovigli di una ricerca.

    ho mangiato una fettine piccola e fondente dell'ottima torta lunatica - non so più se un occhio o il naso - ho bevuto un caffè che mi è stato portato a letto.

    telefonate, niente.

    bibite, l'acqua, senza dubbio. poi tè verde, tisane ottime, champagne prima dei pasti, assaggiare vini dai bicchieri altrui.

    desidero un paese e un mondo più civile, desidero che si torni a pensare, desidero che il pensiero non venga considerato un'attività inutile e disprezzata.

    è tutto, mi pare :)

    e poi, se non è tutto, sarà anche meglio :))

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  8. embe'? il mio commento non è arrivato :(

    PS: non vuole giocare con me :))))

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  9. Artemisia perdonami, ero a Milano e impossibilitata a collegarmi.
    Grazie, grazie molte di aver giocato con me.
    Non posso che sottoscrivere appassionatamente i tuoi desideri. Chissà, io non dispero mai. Ma stavolta pare più dura del solito...

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