domenica 14 novembre 2010

Sunday Music: The More You Ignore Me, The Closer I get - Morrissey

Quando mi sento dire: "Come vorrei tornare ai tempi della mia giovinezza!" rispondo quasi sempre con impeto: "Ma neanche pagata!".

Non so la vostra, ma la mia giovinezza, per dirla alla giovane Holden, è stata davvero una giovinezza schifa.

Funestata da timidezze feroci mascherate da snobismo, da accessi di malinconia malmostosa, da malumori incomprensibili (a me per prima), da scomposte euforie, da irrequietezze e inquietudini e soprattutto dalla paura: insomma, una mezza tragedia.

Quanto devo essere stata indigesta a quel tempo.
Complicata, circonvoluta, rigida, apodittica, desiderosa di attenzioni e insieme terrorizzata ogni volta che qualcuno me le concedeva: nascondevo le mie insicurezze dietro una lingua biforcuta, le mie malinconie dietro la lunaticità, la mia timidezza dietro silenzi supponenti.

Ogni tanto ripenso a quei poveri disgraziati che ebbero l'infelice idea di trovarmi attraente e di venirmelo a dire e a quelli, ancora più disgraziati, che fui io a trovare attraenti (e dovettero sviluppare doti medianiche per capirlo, perché ovviamente non ero assolutamente in grado di esprimere i miei sentimenti).
Si saranno ripresi dall'esperienza?
Me lo auguro.
Se ne incontrassi qualcuno per la strada, prima ancora di dirgli "Ciao, come va?" credo chiederei subito scusa.
Di qualunque cosa.

Ci son due cose, però, che salvo di quel periodo: le letture e la musica.

Tanta, diversa, ascoltata in modo caotico, appassionato, ossessivo, ignorantissimo, seguendo solo il mio piacere e il mio gusto, da sola o in compagnia, cantata a squarciagola o mugolata durante le mie frequenti e irrequiete passeggiate di allora.

Tra i miei grandi amori dell'epoca, accanto a Mozart e ai Cure, a Beethoven e Guccini, anche il grande Morrissey, prima come leader degli Smiths, poi come solista.

Quante volte avrò ascoltato questa canzone allora?
E non sono ancora stanca di ascoltarla.

Buona domenica!


P.S. (La prossima settimana sarò latitante, felicemente latitante: sarò a Milano. A presto!)








8 commenti:

  1. Eheh, le doti medianiche devono averle avuto pure i disgraziati che stavano intorno a me... e quanta pazienza anche!
    Grazie per il link, fà sempre piacere riascoltare questo pezzo.
    Ciao!

    wenny

    p.s.: buon viaggio :)

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  2. Faccio parte dello stesso club. Splendida infanzia annullata da una pessima adolescenza, di cui ho persino rimosso interi periodi. Quando ne parliamo col signor valigiesogni (chissà quante volte ci siamo incrociati senza saperlo, visto che per due anni abbiamo frequentato lo stesso liceo), lui mi prende in giro dicendo che, dalle foto, quella di allora era una valigiesogni “con la puzzetta sotto il naso”. Invece era solo una disadattata, timida come poche. Mi godo questa colonna sonora.
    Buona latitanza, cara Paperis!

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  3. Ho avuto una giovinezza simile alla tua ma -ahimé- senza Morrissey.
    Me lo ascolto ora : grazie !

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  4. Chissà perché ma non trovo più il mio commento.Avevo detto - mi pare - che il pezzo era bellissimo e lo ripeto e ora aspetto il prossimo

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  5. @ Wennycara: noi ex adolescenti ottuse e un po' tonte adesso ci stiamo rifacendo, vero? (Sarebbe bello sapere che cosa ne pensano la Metà e la Spia).

    @ Valigiesogni: Disadattata. Il termine è giustissimo. Buffo questo vostro sfiorarvi al liceo senza trovarvi. Non era evidentemente il momento giusto. Un abbraccio!

    @ Grazia: Eccoli i tuoi due commenti! Felicissima che Morrissey ti sia piaciuto (metterò senz'altro qualche altro suo video). Quanto alla tua giovinezza, sarà anche stata senza di lui, ma ha avuto sicuramente una colonna sonora di tutto rispetto! Abbracci

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  6. o come ti capisco per la tua giovinezza.
    se vorrei tornare all'infanzia, alla giovinezza no, manco pagata nemmeno io
    gli anni dai 13 ai 20 li prenderei e ne farei una bruciante fascina, come all'ultimo dell'anno.

    scrivo qui per ringraziarti del tuo commento da me, sei stata carinissima.

    la nostra agnitio di ieri mi ha molto divertito e fatto piacere, non avevo capito quanto stavamo vicine.

    questo te comincia a diventare quasi realtà ;-)

    e grazie ancora cara per quello che hai scritto da me, come sempre ieri mi era parso di essere stata antipatica e un po' isterica, fra verdure caffé e pargoli!

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  7. ho pensato, oltre a quello che ti ho scritto prima e ovviamente non mi ricordo, di postare anche da te la riposta al commento che avevi fatto da me (mamma mia che arzigogolamento!), che se poi non passavi a leggerla mi sarebbe dispiaciuto (e qui è la consecutio temporum che se ne va a remengo)

    anche per me è stato un gran piacere incontrarti! e anche una cosa veramente divertente. trovarmi lì fra caffé verdure e pargoli miei e non miei, e sentirmi chiedere "ma tu sei la gaia celiaca?" è stata quasi una scena da film! una cosa un po' surreale.
    è buffo, ti ho scoperta per caso su anobii guardando la scheda del libro della roden, e da lì è stata una sequela di casualità fortunate.
    una cosa veramente fantastica, se ci pensi.

    e non mi fare complimenti che mi imbarazzo, anche tu sei stata deliziosa, e hai dimostrato un notevole ardimento a interpellarmi in quel modo: metti che non ero io, ti voglio vedere a spiegare ;-)

    insomma, bisogna festeggiare la nostra agnitio a te e biscottini!

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  8. @ Gaia: hai ragione, in rete si creano strane circostanze per cui, casualità dopo casualità (ma io non ci credo al caso; però questo è un altro discorso), ci si ritrova in situazioni piacevoli, inaspettate, a volte insperate.
    L'ardimento di cui parli è quello tipico dei timidi che decidono di vincere la timidezza, sai? Viene così, quasi senza che tu te ne accorga - per fortuna, altrimenti ci si perderebbe un sacco di cose. Un caro abbraccio

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