Una poesia d'amore.
Forse una delle mie preferite, in assoluto.
Sentite che leggerezza, che ironia, e al tempo stesso che intensità.
L'autore, Ariodante Marianni, è stato anche un pittore e un traduttore finissimo, soprattutto dall'inglese (suo il Meridiano dedicato a William Butler Yeats).
Questa sua foto mi ha fatto sempre una grande simpatia, forse per gli occhi azzurri e ridenti, per l'espressione mite dello sguardo o per quel ciondolo un po' incongruo sul collo fragile di vecchio signore.
Forse anche per quell'aria lontanissima da certi atteggiamenti enigmatici, un po' teatrali, cari ad altri più noti poeti (penso a qualche celeberrimo ritratto di Montale, pervaso di un'atmosfera raggelata, onirica): questa foto ha invece tutta l'aria di essere stata scattata su una panchina, in un parco cittadino, in una bella mattinata di primavera.
Secondo me, sulle ginocchia, Marianni aveva posato un quotidiano e forse un taccuino, con infilata dentro una matita, per disegnare o per segnare due versi lì per lì.
Un signore tranquillo, con parole come queste ad agitarglisi dentro.
****- L'amore è una guerra -
L'amore è una guerra, vuoi convincermi
con qualche tregua, con qualche armistizio,
e io devo essere un cattivo soldato,
se vengo a te allo scoperto, senza difese,
a te che sai combattere bene e colpisci
duro, ogni volta (ne porto i lividi
per giorni). Così elaboro tattiche,
complicate strategie: ma a che servono?
Come ti vedo alzo le braccia, sventolo
un bianco sorriso; e non ti piace, lo so.
Ma forse è questa la mia inconsapevole
rappresaglia: eludere i tuoi piani,
sventare gli attacchi, rendere inutili
le armi, toglierti, insomma, ogni gloria.
(da Stato d'allerta, 2002)
... e già che sono qua: questa poesia mi fa venir voglia di iniziare a frequentare la poesia.
RispondiEliminaL'avessi letta prima, avrei saputo cosa dire, quando ne avevo bisogno.
Filo a leggere il libro. Grazie.
@ Esmé: oh sì, comincia a frequentare la poesia. Non solo quella del Marianni - ha scritto cose bellissime, per esempio Una strana gioia, che pubblicamente posterò. Ti privi di grandi risorse negandoti il piacere di leggere i poeti (certi poeti, diciamolo).
RispondiEliminaChe bella fotografia: sembra quella di un nonno qualunque, è così vicino e familiare...
RispondiEliminaPensa che a me piace infinitamente la fotografia di Montale vis à vis con l'upupa. Niente di più lontano, eh? (l'avresti detto tu?).
Ti abbraccio,
wenny
@ Wenny: sì, sembra proprio la fotografia del nonno, vero? Anche a me piace molto quel ritratto di Montale con l'upupa - e proprio a lui pensavo scrivendo. Però Montale mi mette soggezione, benché ami moltissimo molte delle sue poesie e non sempre le sue parole mi raggiungono.
RispondiEliminaUn abbraccio
intensa e delicata al tempo stesso. non la conoscevo. nè tantomeno lui. che gioia scoprire una nuova fonte di emozioni! grazie duck. buona domenica.
RispondiEliminabellissima anche questa. e concordo con te, la foto è così... normale! che su questi personaggi è un complimento
RispondiElimina@ Manusa: in ritardo (deve essermi sfuggito non so come il tuo commento) ti ringrazio.
RispondiElimina@ Gaia: normale, sì, ma con quel guizzo divertito e bonario nello sguardo di chi la sa molto molto lunga e ciò nonostante mantiene una disarmante e incantevole semplicità.
Altre notizie ed altri scritti di Ariodante Marianni qui http://ariodantemarianni.splinder.com/
RispondiEliminaGrazia, Anonimo, per la segnalazione!
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